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Disturbo Borderline erroneamente diagnosticato
Nel corso degli anni ho subìto due ricoveri presso il reparto di Psichiatria dell’ospedale Sandro Pertini di Roma.
Durante il primo ricovero, durato quasi due mesi, mi fu affidato il dr. Damiano Acri, che tentò di diagnosticare ciò che poi, anni dopo, venne dapprima erroneamente diagnosticato come disturbo bipolare, per poi essere chiarito con la diagnosi di disturbo di personalità borderline. Per Damiano Acri la psicosi avuta allora in seguito a un tentativo di suicidio estremo (episodio psicotico dissociativo acuto caratterizzato da allucinazioni sensoriali varie), che può manifestarsi sia in senso al disturbo bipolare che anche nel disturbo borderline (si vive al limite tra nevrosi è psicosi, la psicosi subentra quando si va in splitting), era da ascriversi a suo avviso a un episodio schizofrenico acuto.
L’anno successivo si ipotizzò bipolarismo e la dottoressa Cesari l'ho trovata più competente di Acri, anche se il quadro clinico ancora era lungi dall’essere chiaro.
Personale (salvo poche eccezioni) che ho trovato inflessibile ed estremante carente a livello di empatia.
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