Dettagli Recensione

 
Ospedale di Patti
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Preeclampsia non diagnosticata

Ho subìto un cesareo d'urgenza in questa struttura in cui prima di allora riponevo piena fiducia. Una settimana prima dell'accaduto mi presentavo accompagnata da un angelo di ostetrica presso la dottoressa di turno, lamentando gambe e caviglie gonfissime, impossibilita' ad urinare e 5 kg. di peso presi in una settimana... La stessa non rilevava la pressione o la frequenza cardiaca, si limitava in pochi secondi a confermarmi che mia figlia alla 37a settimana rimaneva podalica e mi raccomandava di eliminare il sale dalla dieta.. Ripetevo di essere molto gonfia (le mie caviglie erano quanto il polpaccio)e lei mi rispondeva "a me non sembra".
Chiedevo quando fosse possibile un prericovero perche' terrorizzata da un travaglio prematuro con la bimba podalica, ma mi confermavano la prassi della 38a settimana. Dubbiosa tornavo a casa... Alla data stabilita (8 giorni dopo) mi presentavo dolorante e affannata in ostetricia. Se non fosse stato per una santa ostetrica che insistette per rilevare la pressione, oggi ne' io ne' mia figlia saremmo ancora vive!!! La mia pressione era 170/105, tachicardica e la piccola sempre in posizione podalica e io non mi alimentavo da 2 giorni. In quel momento in reparto qualcuno si ricordo' di avere una laurea e magicamente dal "non mi sembra stia male" si passò al "Signora la operiamo adesso". Mentre compilavano in fretta e furia quanto piu' possibile la cartella clinica, venivo "CAZZIATA" dal medico smontante di turno per la mia superficialità, insinuando anche che me ne stessi fregando in generale un po' di tutto, e che ora era costretto a salvarci lui... E tra l'altro infastidito dalla mia pressione alta, non faceva altro che aumentare i miei livelli di stress e di tachicardia.. ovviamente la pressione saliva. Si risolveva tutto in cesareo in cui si individuava anche un polidramnios (tanto per non farci mancare niente).. Viva e con la piccola incastrata sotto la costola destra, riusciamo in questa impresa. Arriviamo sane in reparto e li' ho erroneamente creduto che il peggio fosse passato. Dopo poche ORE CHIEDEVO L'INTERVENTO DEI CARABINIERI.
Un reparto governato da personale nervoso e poco presente, nel quale sopravvivevano rari angeli dotati di immensa umanita' senza i quali non ce l'avrei fatta a resistere! I trattamenti erano a dir poco umilianti, con toni arroganti e maleducati venivo tastata durante il sonno alle sei del mattino, dopo una notte insonne, in cui nessuno mi aiutava e mia madre veniva buttata fuori ogni tre x due con ogni scusa e lasciata in corridoio senza un perche'. Venivo rimproverata se le mie scarpe erano state spostate, se la valigia era a vista, non venivo lavata nè cambiata e cosi via... Ringrazio madre natura che mi ha immunizzato da germi e batteri presenti in un bagno in comune per due stanze che veniva usato da 4 puerpere piu' visitatori; pulito alla buona in pochi secondi e sempre maleodorante e pieno di sangue e liquidi vari, il cui sapone veniva lasciato dalle precedenti mamme e neanche un po' igienizzante vi si trovava. Oltre a tutta questa grazia, dimenticavano di darmi da bere e, visto che non potevo mangiare, nè alzarmi, quella volta su tre che veniva abbandonato un bicchiere di the' sul tavolo, mi chiedevo come avrei fatto a raggiungerlo senza un paio d'ali?! Visto che col tempo avrei potuto avere un miglioramento, perchè non distruggermi 5 accessi venosi al giorno? infatti.. E vogliamo parlare del tizio (mai visto) che in tre secondi mi cambiava la terapia per la trombofilia di cui soffro (io OVVIAMENTE sono seguita da un eccellente ematologa, senza la quale difficilmente questa gravidanza sarebbe giunta a termine) e al mio secco NO PER IL RIFIUTO DEL CAMBIO MOLECOLA/DOSE, mi viene acidamente urlato "e tu che sei medico?" - E io " sono in terapia da un ematologa, non posso cambiarla senza un consulto". Non mi dilungo oltre poiche', sempre grazie a madre natura, ho sviluppato una leggera forma di Alzheimer, che mi aiuta a non ricordare, evitando di riportare danni permanenti dopo questa esperienza a cinque stelle.

Patologia trattata
Parto operativo.
Esito della cura
Guarigione parziale

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