Dettagli Recensione
Un dottore in corsia
Sono figlia di una madre meravigliosa. Lei 73 anni, diversamente abile, affetta da svariate patologie causa delle sue continue sofferenze ma, nonostante questo, donna con una tempra da fare invidia, combattiva, donna di fede, amorevole. Negli ultimi sei mesi era affetta anche da lesione ulcerativa primo dito piede destro: dolori atroci e notti insonni. Iniziano i ricoveri, accertamenti, medicazioni, ma tutto inutile, solo calvario per lei e per noi figli vedendola così sofferente. Impotente davanti al suo dolore, sconfortata dall'indifferenza di alcuni medici, arrabbiatissima nel vivere giorno dopo giorno la negligenza, la mancanza di professionalità e, cosa più grave, di umanità da parte di chi dovrebbe garantire il meglio a chi soffre all'interno dell'ospedale, decido che mia madre ha diritto ad altro!!! Inizio a girovagare sui social quasi certa di dover andare molto lontano per trovare di meglio, ma vengo incuriosita da diverse recensioni tutte positive e troppo umane riferite ad un dottore della chirurgia vascolare dell'ospedale Papardo... il suo nome è Brunetto Domenico. Scettica ma guidata dal bisogno di umanità e professionalità, non esito e lo contatto telefonicamente. Nell'interloquire con lui mi rendo conto di una sua dote, quella dell'ascolto, che non è poca cosa per un familiare che ha un suo caro sofferente e che da mesi cerca di abbattere muri di silenzi, altezzosita', creati da chi dovrebbe sprizzare umanità invece di sfilare con camice bianco sentendosi onnipotente ma realmente essendo privo della consapevolezza della sua missione. Comunque, mi è bastato parlare con il dott. Brunetto per far rinascere in me la speranza di poter aiutare mia madre nel suo dolore....! Disponibile, cordiale, professionale e soprattutto rassicurante: questa è stata la mia impressione, sufficiente per farmi attraversare lo stretto di Messina per andare a fargli visionare la documentazione in mio possesso. Dopo averlo conosciuto di persona, non ho esitato a dirgli che avevo deciso di voler affidare mia madre alle sue cure. Così è stato. Ricovero, intervento, scomparsa del dolore.
Infinitamente grazie per aver potuto rivedere il volto di mia madre più disteso e per non aver dovuto nella sofferenza udire le sue continue urla di dolore, dignitosamente si è sentita paziente di un ospedale, cosa che non le capitava da tanto. Dico che ne è valsa la pena fare la spola Reggio Messina ogni giorno perchè, nonostante i disagi e la stanchezza, sapevo che mia madre si trovava bene. Il Dott. Brunetto, ricordo che per evidenziare la fragilità corporea di mia madre ha usato questa espressione "vaso di cristallo". Le garantisco che lei, il personale medico e paramedico del suo reparto avete con attenzione e amorevolezza evitato che questo vaso si rompesse. Grazie.
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