Dettagli Recensione

In un’epoca in cui la “sanità”, specie quella della mia amata Sicilia, è sempre più colpita da eventi negativi, tempestata da critiche e denunce contro l’operatività e l’efficienza dei nostri nosocomi, indebolita dai tagli delle dotazioni organiche, dal demansionamento degli infermieri e di tutti i professionisti sanitari, è quanto mai doveroso scrivere dei casi di “buona sanità” dei quali poco o niente si parla. Occorre talvolta ammettere che proprio a “casa nostra”, seppur tra i disagi, riceviamo la migliore assistenza e troviamo professionisti tra i più bravi. Per quanto mi riguarda, grazie agli strumenti social, sono giunta al Dott. Domenico Brunetto, direttore dell’U.O. di Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina, ho letto della sua grande professionalità, della sua umanità e umiltà... più leggevo su di Lui e più risalivo da quel “burrone di sconforto” in cui negli ultimi tempi ero caduta a causa del precario stato di salute di mia madre che per molti/troppi professionisti consultati, rimaneva solo una paziente anziana, pluripatologica, difficile da trattare e recuperare. Positiva e speranzosa ho contattato il Dottore. La diagnosi: ARTERIOPATIA OBLITERANTE CRONICA IV STADIO ARTO INFERIORE DESTRO IN PAZIENTE DIABETICA ID CON SCLEROSI SISTEMICA PROGRESSIVA, CON PICCOLA LESIONE NECROTICA TERZO DITO PIEDE DESTRO... Situazione certamente non facile. Non si poteva più temporeggiare. A questo punto occorreva darsi subito da fare, il Dott. Brunetto non ha visto in mia mamma solo la paziente “anziana” impossibile da “trattare” ma piuttosto, una madre, segnata da dolori atroci, una madre su cui era doveroso agire per alleviarne le sofferenze e per evitare che andasse incontro a qualcosa di “peggio”. Schietto, preoccupato, con i piedi per terra ma ottimista e consapevole del suo “modus operandi”...dopo avere eseguito gli opportuni controlli e accertamenti ha effettuato un’angioplastica. Oggi mia mamma è a casa, ancora in fase di recupero, sono passati pochi giorni dall’intervento ma, la notte specialmente, non grida più per gli atroci dolori che per quasi tre mesi le avevano fatto perdere ogni speranza di miglioramento. Per quanto fatto e per quanto ancora si potrà/dovrà fare non posso che essere grata al Dottor Brunetto, eccellente Chirurgo Vascolare, presente per i pazienti e per i familiari, spesso sfiduciati, confusi e pieni di dubbi (personalmente credo di averlo tormentato con i miei quesiti a cui ha sempre prontamente e pazientemente risposto). Devo altresì ringraziare l’intera Unità Operativa di Chirurgia Vascolare, infermieri e personale sanitario tutto, cortesi e preparati, pronti ad accogliere nel migliore dei modi le richieste di aiuto. Grazie davvero!