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Con infinita riconoscenza
Nel giugno 2015 mi veniva diagnosticata un leucemia LAL Ph+ e venivo ricoverato d'urgenza presso il reparto di Ematologia dell'Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Dopo la remissione della malattia e la identificazione di un donatore venivo sottoposto a trapianto allogenico il 26 gennaio 2016 che fino ad oggi non mi ha dato particolari problemi.
Trovarsi a 50 anni con moglie e figlia di 21 anni colpito da una malattia che prevede anche l'impossibilità della guarigione è stata una prova veramente dura.
Per questo sento la necessità di ringraziare tutto lo staff di ematologia per la enorme professionalità e la grande umanità sempre avuta nei miei confronti, a partire dal personale paramedico fino ai medici tutti, da quelli operanti in degenza a quelli che esercitano nel DH e nel reparto trapiantati. Grazie a loro ho passato questo ultimo anno con una serenità ufficialmente incompatibile con la mia malattia, sicuro che sarebbero stati in grado di sconfiggerla usando ogni possibilità esistente. Oltre al ringraziamento a tutti i dottori incontrati, un particolare pensiero va a chi con l'esempio quotidiano, considerando ogni malato quasi un figlio prima che paziente, ha fatto crescere medici che considerano la loro professione una missione: il prof. Rambaldi.
Ricordo ancora quando, essendomi presentato in ospedale dopo 3 giorni di febbre a 40, è entrato nella mia camera e con la severità vista solo in mio padre, mi ha ripreso in quanto non avevo rispettato i patti presenti tra noi che prevedevano la segnalazione immediata in caso di febbre.
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