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Intervento per la rimozione del pericardio
All’inizio del 2022, mio padre, sessantenne appena andato in pensione, ha iniziato a soffrire di gravi problemi di salute, tra cui gonfiori alle gambe e altre disfunzioni. Nonostante numerose visite specialistiche e diagnosi contrastanti (linfonodi infiammati, problemi all’intestino o al fegato), le sue condizioni sono peggiorate. I medici del nostro ospedale locale lo consideravano un malato terminale senza speranza di cura.
Non arrendendoci, abbiamo cercato un’opinione presso un altro ospedale, dove ci è stato detto che i problemi erano probabilmente legati al cuore. Successivamente, siamo andati in un altro centro per ulteriori accertamenti, dove è stato confermato che il problema principale era il pericardio, la membrana intorno al cuore, che si era indurita e calcificata. Tuttavia, lì non ci davano speranze di sopravvivenza all’operazione. Cercando ulteriori possibilità, ci siamo rivolti anche a un altro ospedale, ma anche lì non hanno dato grandi speranze e non si sono esposti per l’operazione.
Dopo aver consultato ben quattro ospedali senza trovare soluzioni adeguate, ci siamo rivolti all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Qui, il cardiochirurgo Samuele Pentiricci e la sua equipe ci hanno subito accolto con grande rapidità e hanno preso a cuore la situazione di mio padre. Grazie alla loro competenza e professionalità, sono riusciti ad operare la calcificazione del pericardio con un intervento a cuore pulsante, senza circolazione extracorporea, della durata di circa sette ore. Nonostante le gravi condizioni fisiche di mio padre, il team medico ha affrontato la situazione con eccezionale professionalità e dedizione.
Dopo l’intervento, mio padre è stato riabilitato con fisioterapia e, dopo circa un mese, è stato dimesso. A casa ha continuato il programma di riabilitazione, e ora si muove autonomamente, cammina per diversi chilometri al giorno e sta migliorando sempre di più, avendo ripreso una vita normale.
Siamo profondamente grati al Dottor Samuele Pentiricci, alla sua equipe e al reparto di cardiochirurgia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per il loro straordinario impegno e per averci dato speranza quando tutto sembrava perduto. Grazie a loro, mio padre ha riacquistato la speranza e una nuova vita.
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