Dettagli Recensione
Sala parto da 10, degenza tra 0…
Sono il marito della puerpera. Scrivo questa recensione per confermare totalmente quanto scritto dalle recensioni più negative.
Partiamo dal meglio. In sala parto è andato tutto bene grazie alla grande professionalità ed empatia del personale, ma soprattutto dell’ostetrica Chiara Albani.
Ora le note dolenti. La degenza è stata un trauma. Ricambio continuo di personale che ogni volta dava pareri discordanti. Mia moglie è arrivata al punto di evitare di suonare il campanello per paura di rimproveri. Empatia zero. Ovviamente tutto questo salvo rare eccezioni.
Capisco l’importanza di avere la neonata vicina alla madre, ma qui è stata un’ossessione che a mio parere annulla totalmente la dignità della donna. La madre è solo un mezzo e totalmente al servizio del neonato mentre il personale sanitario fa del suo meglio per minimizzare gli sforzi. Sinceramente penso che il personale del nido abbia molto tempo libero.
Per un eventuale secondo figlio, quasi sicuramente vireremo su altre strutture.
Commenti
Nel frattempo ho letto anche il tuo contributo.
Non posso che concordare su tutto, sfortunatamente ho avuto la stessa esperienza negativa vissuta da tua moglie e credo, in tutta franchezza, che niente e nessuno mi potrà restituire un ricordo sereno di quei giorni (che in teoria, per quanto faticosi, dovrebbero essere gioiosi e totalizzanti) e questo, quando mi capita di ripensarci, mi addolora molto.
Come voi, nell’ipotesi di un secondo figlio, valuterò solamente altre strutture, poiché il Papa Giovanni XXIII non mi rivedrà più.
In bocca al lupo per tutto.
La degenza è stata invece terribile e mi stava portando all'esaurimento per gli stessi motivi che avete elencato: personale diverso ogni giorno che dà consigli e metodi diversi/opposti (che mandano in confusione la mamma e il bambino); l'ossessione di puntare le sveglie e segnare in tabella i pasti e i cambi pannolini ogni 3 ore e le cure del neonato; i pasti della mamma mangiati a metà perché il personale aveva fretta di sparecchiare (nonostante la mamma chiedesse più tempo perché era alle prese con il bambino).
Capisco il poco personale, ma spesse volte chiedevi una Tachipirina o qualcosa che serviva e dimenticavano di portarlo tra una cosa e l'altra.
Il personale del Nido spesso prende iniziative senza consultare le mamme (nel mio caso per esempio, al primo pasto del neonato è stato somministrato del latte artificiale anziché il mio colostro, senza consultarmi).
L'orario di visita dei papà è ancora ridotto per le misure Covid e a mio avviso non è sufficiente.
In conclusione, passare 5 giorni senza dormire, con i dolori fisici del post parto e sotto stress, portava solo all'esaurimento e annullamento della mamma, che non aveva il tempo nemmeno di fare pipì perché impegnata a seguire il neonato costantemente. La situazione è migliorata solo con il ritorno a casa.
Io valuterò sicuramente altre strutture per una prossima gravidanza.
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