Dettagli Recensione
Delusa
Potrei raccontare diversi episodi accaduti nei tre giorni e mezzo della mia degenza per via della nascita di mio figlio. Premetto che causa della mia delusione non è il personale medico, nonostante avrei preferito essere ascoltata un po' di più quando non stavo per niente bene; non sono neanche le ostetriche, dolci e professionali, delle quali però non ho potuto beneficiare perché troppo impegnate in quei giorni, e non è neanche il personale infermieristico.
In una situazione come quella attuale, una neomamma costretta a ritrovarsi sola, senza l'appoggio di una persona cara, si aspetta quantomeno un po' di professionalità da parte delle puericultrici, purtroppo le uniche presenti in quei giorni...
Ho pianto, e non sono l'unica. Potrei raccontarne di belle, ma mi limito ad alcune. Innanzitutto il latte nel biberon dato non so con che criteri: 20, 50, 80 ml. di latte, dato nonostante l'allattamento stesse andando bene!!! Durante la prima notte dopo il taglio cesareo, non stavo per niente bene e per loro l'unica soluzione era l'aggiunta, pur di non prendersi un po' di tempo per darmi una mano visto che, causa dolori lancinanti e pressione altissima, proprio non ce la facevo.
Poi le affermazioni di alcune di loro: a un giorno dalla nascita credo sia inopportuno affermare che il latte non arriva a tutte e che non si deve rischiare il deperimento del bambino.
Altra cosa, nell'elenco delle cose da portare non vi erano pannolini e saponi. Io, non essendoci neanche un fasciatoio in bagno, ho pensato che le puericultrici avrebbero provveduto a cambiare il bambino, così alla mia richiesta di aiuto davanti a un pannolino sporco di cacca, ho trovato la scontrositá di una donna che affermava che avrei dovuto provvedere da sola a lavare il bambino, perché per lei era scomodo farlo lì. Beh, ma per una paziente appena operata non lo era?
E poi il medico che ha fatto le dimissioni ha fornito una serie di appuntamenti in ospedale per i giorni a seguire e, insieme a questi, quello per l'ecografia alle anche presso un certo indirizzo, che poi si è rivelato del suo studio. Così presentato, l'appuntamento sembrava necessario come gli altri. Tante pazienti, come me, sono state indirizzate al suo indirizzo personale senza la possibilità di sapere che la stessa ecografia poteva essere fatta in ospedale (50 euro). Non voglio certo togliere stima al lavoro di un professionista, ma la cosa la reputo mancanza di chiarezza.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute