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MIELOPATIA SPONDILOARTROSICA CERVICALE GRAVE
Il 13 marzo 2018 sono stato sottoposto dal Dott. Antonio Scollato a trattamento chirurgico di corpectomia dei somi di C5 e C6 e discectomia C4-C5 e C6-C7, liberazione della corda midollare, delle radici C5-C7 di entrambi i lati e posizionamenti di cage ad espansione in peek e placca in titanio tra C4 e C7.
Ho avuto la necessità di sottopormi a questo intervento perché da qualche anno avevo riscontrato una riduzione della forza alla pressione di entrambe le mani e difficoltà nell’esecuzione dei movimenti fini delle dita, ciò mi impediva di svolgere anche le azioni quotidiane più semplici come mangiare o fare la barba.
Il 26 luglio 2017 sono stato accompagnato al P.S. del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce per forti dolori al petto, ai polsi e alle gambe accompagnati da difficoltà respiratoria e motoria. Qui sono stato sottoposto a diversi esami ed è stata visionata la documentazione relativa alla risonanza magnetica; quindi il medico del pronto soccorso ha richiesto una consulenza neurologica e successivamente neurochirurgica.
La diagnosi di entrambe è stata molto preoccupante, dovevo essere operato d’urgenza ma comunque con poche probabilità di riuscita, a loro dire rischiavo la sedia a rotelle.
Sconcertato e con le medesime difficoltà con cui ero stato accettato in P. S. sono stato dimesso alle ore 2.00 del 27 Luglio 2017. Successivamente mi sono rivolto al neurochirurgo Dott. ANTONIO SCOLLATO, il quale dopo aver esaminato la risonanza magnetica in mio possesso, ha riscontrato una mieloradicolopatia cervicale C5, C6 e C7. Nonostante questa diagnosi, il Dott. Scollato mi ha assicurato la riuscita dell’intervento con una percentuale di rischio minore rispetto a quella che mi era stata indicata in precedenza.
Per tanto sono stato sottoposto all’intervento chirurgico sopra descritto presso l’ospedale “Cardinale G. Panico” di Tricase (LE) dal Dott. Scollato, responsabile U.O. di Neurochirurgia, e dalla sua equipe.
L’utilizzo della metodica TC intraoperatoria ha consentito di ottenere un’ottimale decompressione del canale e dopo ben dieci ore di sala operatoria, seguite da una notte in rianimazione a causa delle mie precedenti condizioni cardiologiche, non potete immaginare la gioia nel vedere da subito le mie braccia e le mie gambe muoversi liberamente.
Ringrazio il medico per la sua alta professionalità e disponibilità e gli sono grato per la scelta di trasferirsi presso l’ospedale di Tricase, consentendomi di affrontare questa delicata situazione circondato dai miei familiari.
Un ringraziamento va a tutto il personale del reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Tricase, che si è dimostrato sempre molto disponibile e attento alle esigenze di tutti, pazienti e non solo.
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