Dettagli Recensione
Pessima esperienza
Oltre 1 anno di visite continue (ogni 20 giorni circa) e inutili ago aspirati (una quindicina) prima di diagnosticare la malattia solo per non aver avuto il coraggio di asportare un linfonodo e fare una biopsia. Una volta arrivata la diagnosi ed essendo nel frattempo progredita la malattia, il dott. Zambello propone un protocollo chemioterapico alternativo. Più aggressivo. Purtroppo, dal momento della diagnosi (arrivata per posta senza una telefonata accompagnatoria) e dalla pianificazione della terapia, è sparito. Mai più una visita, un consulto, un incontro... Ogni settimana vedevamo un medico diverso che difficilmente poteva avere chiaro il quadro clinico. Facevano domande di routine che sembravano più di tipo statistico che per appurare il reale stato di salute psico fisico della paziente. Morale: mia madre dopo 4 mesi viene ricoverata di urgenza all'ospedale di Treviso, dove le riscontrano una polmonite "sfuggita" agli ematologi di Padova, nonostante lamentassimo da oltre 2 settimane dolori, difficoltá respiratorie e tosse, una forma di diabete causato dai farmaci - e quindi la necessità di adottare una dieta particolare - un fungo trascurato alla bocca che era arrivato ad aggredire lo stomaco, "sfuggito" agli ematologi di Padova nonostante mia madre lamentasse delle vescicole in bocca e la difficoltá a mangiare, la comparsa del citomegalovirus "sfuggito" agli ematologi di Padova e MAI controllato, quando è una delle prime cose da fare su un paziente che è sottoposto a pesanti cure che gli abbattono le difese immunitarie. Non è possibile non seguire passo passo un paziente che stai curando con una terapia NON TRADIZIONALE. Tant'è che sia a Bologna che ad Aviano che a Treviso la cura sarebbe stata diversa. Ci siamo fidate di Zambello e mai tanta fiducia è stata riposta peggio. E non scrivo questo perchè mia madre è morta in appena 8 mesi, di cui 4 seguita da medici dell'ospedale di Treviso, dimostratisi attenti e scrupolosi, ma perchè nei 4 mesi a Padova la paziente è stata abbandonata e non assistita. Forse la cura era troppo aggressiva. Forse andava rimodulata strada facendo, ma se il medico che ti dice "mi assumo la responsabilità di questa terapia" poi non ti guarda più, è ovvio che le complicazioni possono sfuggire di mano... Gran delusione. Suggerisco l'ospedale di Treviso dove ho verificato uno scrupolo quasi eccessivo, un'attenzione ai massimi livelli, insperata. Medici che chiamavano a casa, che si rapportavano col medico di base, che non trascuravano nessun dettaglio. Purtroppo mia madre è arrivata lì in condizioni pessime e hanno fatto ciò che hanno potuto.
Commenti
mi dispiace molto per la tua mamma. Spero che almeno le abbiano diagnosticato tutto abbastanza rapidamente.
A Treviso vai da Piero Maria Stefani, ha parecchia esperienza.
In bocca al lupo, se vuoi scrivimi in privato: luisa.spizzotin@gmail.com
Anche ad Aviano ho incontrato una dottoressa spettacolare, ma anche li sono arrivata tardi. È Mariagrazia Michieli.
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