Dettagli Recensione
La mia esperienza
Nel day hospital il continuo cambio di assistenti e specializzandi fa sì che si debba ripetere i propri dati tutte le volte. Gli operatori sono distratti, non ascoltano quel che dice il paziente, scrivono metà dei dati forniti. Nella Tac mi è stato detto solo dopo l'iniezione che cosa mi stavano iniettando in vena. Erano seccati perché soffro di claustrofobia, mi hanno dato un sedativo dicendomi dopo che erano venti gocce di Minas. Roba da stendere un cavallo! Poiché erano dispiaciuti di non essere riusciti a trovarmi i linfonodi che volevano trovarmi per forza sono scappata a gambe levate e da un anno e mezzo non mi faccio più controllare. Far passare dei pazienti immunodepressi per il reparto di Malattie infettive (unico ingresso!) è addirittura grottesco. Si spera forse nella selezione naturale? Cordiali saluti. Se rivedrò qualcuno sarà solo in visita privata.
Michela Torcellan
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