Dettagli Recensione
Grazie all'Hospice
Mia madre è stato in questa struttura 11 giorni. Quando abbiamo scoperto il suo tumore purtroppo era già terminale e non si è potuto fare nulla. Peggiorava di giorno in giorno fino a non essere più autosufficiente. Il policlinico Umberto I che la aveva in cura ci ha consigliato questo Hospice. È stata presa in carico il 9 settembre. Da subito grande gentilezza e disponibilità. Questo tipo di strutture è fondamentale in questi casi per il malato (per il quale ormai non si può fare altro che cercare di non farlo soffrire) e per la famiglia. I medici hanno cercato di rassicurarmi più volte quando andavo a da loro a parlare disperata e con i sensi di colpa per averla messa in una struttura. E mi hanno rassicurata sul fatto che fosse la scelta migliore non avrei potuto occuparmene io con flebo, cateteri, nutrizione parenterale e morfina da somministrare. Quando poi è morta, hanno dimostrato tutto il loro gran cuore. È morta davanti ai miei occhi. Erano ore e ore che ero lì e monitoravo il suo respiro finché non ho sentito l'ultimo. La dottoressa era nel corridoio intenta a fare le visite, sono andata a chiamarla dicendo "credo non respiri più", è corsa subito da mia madre. Ho trovato comprensione negli occhi lucidi di quella dottoressa, che mi guardava ripensando a quando quel momento lo ha vissuto lei con sua madre (così mi ha detto). Hanno lasciato a me mio fratello tutto il tempo che volevamo per rimanere con lei. Nonostante le regole, nonostante le norme anti Covid. In quegli 11 giorni ci hanno visto vagare per ore per i corridoi dalla camera alla stanza del caffè al terrazzo e poi di nuovo in stanza. Tutti i giorni e ci hanno sempre salutato col sorriso e con dolcezza. E così hanno trattato anche mia madre fino a che è stata cosciente.
Voglio ringraziare queste persone. Non so come facciano a tollerare tutto questo dolore ogni singolo giorno.
Grazie di cuore.
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