Dettagli Recensione
Esperienza negativa
Dopo essermi rivolto a diversi ortopedici per rimuovere un menisco e ricostruire un LCA che, per un motivo o per l'altro, incassavano i soldi della visita ma mi davano tempo di attesa di un anno e più (o addirittura non mi potevano inserire in lista - 120 euro a visita..), mi viene consigliato di rivolgermi privatamente ad un ortopedico del Quadrante di Omegna. Prendo appuntamento e vengo visitato. Mi viene detto che dopo i 40 anni si usa il legamento artificiale, che verrò operato a breve (2 mesi) e che posso stare tranquillo. Risultato: operato in day hospital, mi dimettono il giorno dopo l'intervento come stabilito dalla legge ( la clinica non viene pagata per degenza più lunghe, quindi sono "obbligati" a dimettere i pazienti); dopo 24 ore mi ritrovo la gamba gonfia dall'inguine alla caviglia, con qualcosa che blocca lo scorrimento del tendine del quadricipite, bloccandomi la flessione, e febbre a 40. Chiamo il numero di riferimento del post operatorio e mi dicono che non possono fare nulla e di contattare l'ortopedico. Provo a chiamare ma non risponde nessuno, essendo il chirurgo in sala operatoria. Mi reco dal mio dottore, che si preoccupa per un probabile rigetto, mi prescrive bombe antibiotiche e mi dice si chiamare il chirurgo che mi ha operato consigliandomi di andare subito al pronto soccorso. Al pronto soccorso di zona mi ricevono subito preoccupandosi dell'aspetto della gamba e facendo immediatamente una puntura di antibiotici. Nel frattempo vengo contattato dal chirurgo che mi ha operato che, senza avermi visto, sminuisce la situazione e mi dice di passare il giorno dopo per un controllo dicendo che i medici di base si preoccupano per nulla (il mio "medico di base" è un chirurgo oncologo ricercatore e docente che mi ha già salvato la vita una volta...). Mi presento alla visita, ovviamente la gamba è notevolmente migliorata grazie alle bombe antibiotiche somministrate e mi viene detto "Visto? Non ha nulla! I medici di base non sanno che una reazione così è normale... Faccio presente che mi sento bloccare il tendine del quadricipite da "qualcosa" che ne blocca il corretto funzionamento. Mi viene risposto che se ci fosse stato qualcosa si sarebbe visto dall'RX postoperatoria ma, visto che non era stato detto nulla dal radiologo, tutto era a posto... La situazione sembra a posto, tranne che per il continuo bloccarsi del solito tendine. Dopo qualche mese, senza aver avuto traumi di alcun genere, inizia a dolere il ginocchio e a gonfiarsi. Penso ad una infiammazione passeggera, ma la situazione peggiora. Vengo mandato a fare una RMN che evince la rottura del neolegamento artificiale, la rottura del menisco precedentemente parzialmente rimosso e, dopo altra visita ortopedica e Rx, salta fuori che ho anche avuto un effetto tergicristallo che ha allargato il foro fatto per fissare il legamento e che la vite femorale sporge dell'osso e probabilmente è quello su cui il legamento ogni tanto si blocca provocando versamento e infiammazione. Morale: dopo aver perso il lavoro perché non riuscivo più a camminare (faccio lo chef e vivo in piedi) dovrò sottopormi a due interventi, uno di bonifica e uno dopo 5 mesi di ricostruzione, questa volta con legamento naturale. Specifico che i dottori che ho consultato hanno ufficiosamente detto che l'operazione non è stata fatta nel miglior modo possibile, ma ovviamente nessuno me lo ha messo per iscritto. Oltretutto, oramai a distanza di otto mesi dalla scoperta della rottura, anche il menisco interno è entrato in sofferenza e si sta riducendo lo spazio cartilagineo. Sono certo che la clinica sia assolutamente all'avanguardia, ma il trattamento a me riservato penso sia stato superficiale e senza empatia, oltre che imperizioso. Mi sono riletto il giuramento dei medici e dice tutt'altro rispetto a come sono stato trattato. Ovviamente mi sto informando per una causa per imperizia.
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