Dettagli Recensione
Intervento ernia ombelicale
Sono la moglie di un vostro paziente che ha recentemente subìto un intervento di ernia ombelicale. Premesso che non ho niente da dire dal punto di vista medico e dell’assistenza, attenta e garbata, vorrei fare due considerazioni personali. La prima riguarda la comunicazione: alla visita chirurgica, qualche mese fa, è stato detto che si trattava di un intervento molto semplice, che non avrebbe richiesto ricovero, se non di qualche ora - ovviamente salvo complicazioni. Alla visita anestesiologica, circa tre settimane prima dell’intervento, è stato detto che il tipo di intervento richiedeva l’anestesia totale e il ricovero di una notte, forse anche due, al punto che l’infermiera che ha accolto mio marito in reparto ha chiesto a lui se si sarebbe fermato la notte!
La seconda considerazione si riferisce al fatto che non mi è stato concesso di stare vicino a mio marito, in attesa dell’intervento, e di essere quindi presente al suo rientro dalla sala operatoria: trovo questa scelta una inutile vessazione, dato il periodo piuttosto tranquillo dal punto di vista Covid, il reparto niente affatto affollato, la sistemazione in camera singola. Sono vaccinata e ho detto che naturalmente avrei fatto il tampone.
Addirittura mi è stato detto che non sarei potuta entrare nemmeno in orario normale di visita! So che qualunque medico mi risponderà che sono interventi di routine, che non comportano problemi nemmeno di assistenza al paziente, ma non sono niente affatto di routine per il paziente e per i suoi familiari! Comunque, per la cronaca, in serata mio marito è stato dimesso, come aveva detto il chirurgo da subito…..
Grazie per l’attenzione.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute