Dettagli Recensione
Un grazie a tutti
Vorrei esprimere con poche parole la mia soddisfazione per il trattamento avuto nei miei due ricoveri, a cui sono stato costretto viste le mie patologie in questa casa di cura. Io sono un ammalato di morbo di Parkinson da circa 20 anni e inoltre l'anno scorso mi sono dotato di una protesi al ginocchio. Devo confessare che prima di arrivare all'Eremo, visto che sono un fifone, avevo un po' di paura. Una volta arrivato invece, dire che mi sono trovato bene e' solo un eufemismo. Partendo dal Prof. Ferlini, per andare alle sue assistenti, alla caposala, la mia ormai amica Alessandra, al serio capo fisioterapico Alberto, a tutte le infermiere, a tutti gli OSS (Ivan, Monica, Sara, Cristina, ecc. ecc.), alla Vanda, al personale del bar, ai manutentori, ai massaggiatori e per ultimo, ma non per importanza, a tutti i fisioterapisti, in particolar modo Lorena e Hena, che mi hanno fatto sentire non bene, benissimo. Tanto e' vero che non passa settimana che un pensierino, a tutti questi miei angeli custodi, lo faccia.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE.
Commenti
Dopo varie peripezie mediche mi son reso conto che tutto sommato avevo un qualcosa che non tutti potevano esibire, avevo cioe' quello che qualcun'altro ha definito l'inquilino. Pero' anche se la mia vita e quella della mia famiglia deve sopportare, non mi sento un emarginato, ma bensì un "morbodotato", in poche parole faccio passare la mia bestia come un qualcosa con cui si deve saper convivere positivamente. Questa mia situazione mi ha fatto conoscere persone vere, amici su cui si puo' fare affidamento e soprattutto, come qualcuno li ha definiti, "angeli custodi" che si prendono cura di noi morbodotati. Questa mia riflessione vuole essere solo un saluto e un ringraziamento a tutte quelle persone che in un modo o in un altro ci stanno aiutando. Questa mia nuova situazione non ha limitato il clown che c'e' in me, anzi, direi che lo ha amplificato perche' avendo accettato questo nuovo inquilino si e' piu'consapevoli delle cose a cui dare importanza nella vita. Di questa presa di coscienza e di conseguenza il mio modo cosi' pazzerello di prendere la vita, possono dare testimonianza tutti quelli che in questi ultimi anni ho incontrato. Per finire con questa mia riflessione, vorrei far riflettere tutti coloro che all'EREMO si sono lamentati per i troppi extracomunitari, per i bagni non adeguati, per la pulizia che secondo loro non era consona all'ambiente ecc., ecc. I PROBLEMI DELLA VITA SONO BEN ALTRI. Rinnovo nuovamente il mio grazie a tutte le persone che direttamente o indirettamente hanno messo la loro esperienza al sevizio di tutti noi.
Grazie, Beppe
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