Dettagli Recensione
Visite on line..
Sulla Papa Giovanni XXIII nulla da dire per quanto riguarda l'assistenza e pulizia, struttura accogliente, operatori sempre in movimento sobbarcati di lavoro al limite della sopportazione! Una infermiera e due OSS per reparto, composto da 30 pazienti per l'80% allettati.. per cui l'opera del personale e' piu' da lodare, fanno quello che possono e lo fanno bene anche se con il cuore nel cassetto al riparo da emozioni. L'organizzazione e' ottima, dopo di che andiamo nel difficile quando parliamo di competenza e voglia di lavorare da parte dei medici. Non a caso ho chiamato la struttura non Papa Giovanni, ma "visita on line": questa e' l'impressione che si ha. Il medico ti visita almeno nel reparto nel quale sono stato circa tre mesi e mezzo con un metodo bizzarro ossia: sulla soglia della stanza con in mano la cartella clinica decide la terapia ed anche se stai bene pochissime domande, anzi, si puo' dire niente. A questo punto vale la pena abbonarsi a queste pagine mediche on line secondo me, ci seguirebbero meglio.. Sì perche' anche dal vivo ti seguono a distanza e quando fai qualche domanda piu' specifica sembrano scendere dalle nuvole. Dico questo perche' dopo l'amputazione nessuno si e' accorto che il mio moncone non andava bene a causa di sporgenza ossea, la quale non mi permette di camminare bene. Io sto tentando di non rioperarmi, sono nelle mani del tecnico ortopedico con la speranza che con qualche modifica alla gamba riesca a farmi camminare ed evitare l'operazione. Non parliamo dei fisiatra, fantasmi ed anche poco competenti. Bravini invece i fisioterapisti, ma sono piu' degli allenatori meccanici, non vanno oltre, hanno una visione ristretta del loro compito rispetto alla riabilitazione deambulatoria, al di fuori della concezione meccanica non sanno dove mettere le mani. Questa colpa io la attribuisco ai fisiatri, pressoche' assenti sotto l'aspetto diagnostico e curativo. Per il resto vengono ogni giorno in palestra per la presenza e la solita visita on line. Forse se invece di tagliare le spese pensassero ai pazienti, forse gli stessi operatori, medici compresi, ritroverebbero la loro scienza mi auguro. Così voglio pensare, sarebbe assurdo credere che siano davvero così. Se sei mentalmente attivo forse te la cavi, diversamente sei alla loro mercè, ma questo credo sia una cosa che appartenga al proprio cuore. Ahh già, ho prima detto con il cuore nel cassetto..
FERRIERI GIANCARLO
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute