Dettagli Recensione
Cardiopalmo e tachicardia
Da circa 3 mesi accuso cardiopalmo.
Nonostante le numerose visite specialistiche, esami e quant'altro abbia finora fatto, tutto ciò che i medici hanno saputo diagnosticarmi (parlo al di fuori di Rivoli) è una semplice ipertensione dovuta a... stress !!!
Da circa un mese ho iniziato a soffrire di lievi cefalee... all'inizio pensavo fossero dovute al periodo particolarmente stressante che stavo (e sto vivendo) in questo periodo, ma nonostante abbia cambiato stile di vita non sono passate ed anzi (riposo, attività fisica, alimentazione sana), da circa una settimana e mezza si sono fatte più intese.
Inoltre, sempre da una settimana e mezza, son comparsi i seguenti sintomi: capogiri, disfunzione erettile, stipsi, disuria, mancamenti, cardiopalma e tachicardie più intese, difficoltà nel ragionare, nell'esprimersi, etc etc etc... E tutto quello che hanno saputo dirmi è che sono solo un po' stressato. Avevo la pressione a 170 la massima, 100 la minima e 98 di F.C, gli eritrociti a 6,11; il P.T. a 1,32 (Sangue praticamente acquoso), Bilirubina Frazionata totale a 1,37 (0,33 la diretta mentre l'indiretta a 1,04), l'Amilasi Pancreatica a 5 (valore minimo 13) ed in tipo richiesta era scritto URGENTE !
Di giorno in giorno faccio sempre più difficoltà a pensare, leggere, scrivere... giorno dopo giorni sto perdendo sempre più funzionalità e me ne accorgo... io so che mi è venuto qualcosa in testa, qualcosa di neurologico che man mano mi sta colpendo tutto il corpo, ma non essendo medico, purtroppo quando gli espongo i vari sintomi (e all'ultima visita ho fatto un po' di fatica nell'esprimermi ed esporre i sintomi...) vengo sempre preso come un tipo ansioso !!!
Possibile che in Italia se qualcuno NON medico suppone e riferisce d'aver una qualche patologia, ed in quel momento è asintomatico, viene classificato, se tutto va bene, come una persona ansiosa e, se va male, come matto ?
Possibile che anzichè giungere a conclusioni affrettate, i medici non ascoltino i propri pazienti ed eseguano eventuali approfondimenti anche su suggerimenti degli stessi? Non dico dipendere dalla bocca nostra, ma perlomeno ascoltarci e comprenderci. I sintomi gli avvertiamo e gli abbiamo noi, non loro !
Prevenire è meglio che curare e se un paziente ha il timore, ad esempio, che gli stia venendo un tumore al pancreas, è bene andare a fondo del problema, non dimetterlo rassicurando che sia semplice stress.
Un ricovero ed eventuali approfondimenti sembrano inconcepibili solamente perchè ad esporre i sintomi è un semplice paziente e non un medico.
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