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CHIRURGIA: bravi :-)
Era il 17 Maggio 2012 quando, cadendo, serro la mano e mo' di pugno proprio sotto le costole. Avverto un dolore lancinante al fianco e fatico a respirare. Resto a terra e nel giro di 2 secondi mi ritrovo in una pozza di sudore, ho delle fitte acutissime, essendo sola in casa e vedendo che non riuscivo a riprendermi, chiamo l'ambulanza.
Abito proprio dietro il Martini, 200 metri più o meno, ma l'ambulanza arriva dopo 20 minuti, e nel mentre sto sempre peggio.
Finalmente arrivano i tipi dell'ambulanza, due che poi mi dicono essere volontari.
Apro la porta e mi vedo lei, con delle unghie lunghe almeno 5 cm., rosse fuoco laccate, e il compare dietro.
Mi fanno spiegare cos'era successo e quando ho finito, mettendoci il quintuplo di una persona normale perché battendo a terra anche le costole non avevo abbastanza ossigeno, lei mi chiede: "HA MAI AVUTO UNA COLICA RENALE? PERCHÉ' POTREBBE ESSERE QUELLA!". Nella mia mente penso di avercela mandata, quindi piano piano, parlando a fatica, le ho di nuovo detto cos'era successo. Io abito al secondo piano e, una volta che si sono decisi a portarmi in ospedale, hanno pensato bene di chiedermi se riuscissi a scendere in ascensore, perché la barella o la sedia a rotelle erano complicati da portare e a farmi scendere con quelle. E così sono scesa in ascensore, ma purtroppo, per uscire fuori dal portone, nel mio palazzo devi fare 7 scalini e mi son fatti pure quelli, trascinando le gambe ma li ho fatti.
Finalmente, con uno sforzo immane salgo sull'ambulanza, ma dato che abito vicinissimo al Martini, non mi hanno fatta sdraiare, non mi hanno preso neanche la pressione, la temperature, nè il battito cardiaco, nulla. Non sapevano neanche il colore del codice, erano indecisi tra il bianco e il verde!!!!!!! Finalmente arrivo al pronto soccorso, dove di guardia c'era il chirurgo, che vedendomi in faccia così dolorante e piegata su me stessa, mi ha visitata immediatamente, tastandomi dove mi faceva malissimo, misurandomi la pressione, che era a 60 la massima, ed il battito molto accelerato. Mi ha fatto gli esami del sangue e mi ha mandata a fare subito la Tac, dove mi hanno diagnosticato l'ematoma al fegato di 6 centimetri e la rottura di 2 livelli, e sono stata ricoverata d'urgenza, altro che codice bianco e farmi fare le scale!!!
Sono stata ricoverata una settimana in chirurgia, l'ematoma fortunatamente aveva cominciato a riassorbirsi da solo, quindi non c'è stato bisogno di nessun intervento. Tutti i chirurghi, gli infermieri, la caposala, sono stati sempre disponibili al 200 per cento, e le inservienti e le volontarie dolcissime e bravissime. L'unica cosa negativa è stata tutto quello che ha riguardato l'ambulanza.
Ma al reparto di chirurgia dò 10.
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