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Ospedale senza dolore... ma anche senza intervento
Dopo una consultazione “privata” presso lo studio del dr. Scoffone il 20 maggio c.a., da cui è emersa la necessità e l’urgenza di una TURP e di una ureteroscopia, previa TAC addominale di controllo con e senza MDC, mi è stato programmato dall’ufficio prenotazioni, sig.ra Maria, per il 10 giugno 2019 l’intervento chirurgico con preospedalizzazione per il venerdì 7 giugno c.a.
Alla fine delle valutazioni di rito, lo stesso venerdì mi viene comunicato candidamente dal caposala di turno che il mio intervento non rientrava assolutamente nel programma operatorio per il lunedì 10. Poco dopo il primario mi ribadisce la novità e che, se possibile, sarei passato in coda lo stesso giorno; viceversa al programma operatorio dell’indomani, martedì. Mi suggerisce di presentarmi in ogni caso, digiuno, il 10 ed aspettare comunicazioni. Che puntualmente arrivano alle ore 12:00 confermando che dell’intervento non se ne fa niente e che sarei stato chiamato a breve per le informazioni relative al ricovero di martedì 12. Una dottoressa di reparto mi informava dopo le 13.00 che il dr. Scoffone era in malattia e mi proponeva, se possibile, l’intervento il martedì, ma con personale dell’equipe e non con l’operatore da me prescelto. In alternativa, vista l’urgenza del mio caso, mi proponeva di riproteggermi il lunedì 17 giugno successivo. A questo si aggiunge la beffa di non abitare alla periferia di Torino, ma a PALERMO, con tutta la sequela di disagi, spese alberghiere e voli aerei in occasione e del primo contatto col dr. Scoffone e della successiva farsa del ricovero!
È tutto surreale, ma purtroppo vero! Quindi meglio pretendere un contratto scritto per l’intervento chirurgico. VERBA VOLANT. Dovrò necessariamente riprogrammare l’intervento, e non a Torino, nella speranza che il ritardo che ne conseguirà non sia pregiudizievole per la mia salute.
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