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S.C. Medicina Donne
Più che un reparto ospedaliero, un luogo di inusitato squallore e desolazione. Personale medico incompetente e macchiettistico, gastroenterologi dediti alla battuta facile e a un uso smodato di improbabili metafore; diagnosi frettolose clamorosamente sconfessate da successivi esami bioptici e tanta, tanta superficialità. Il personale infermieristico (salvo rarissime eccezioni) non è da meno: incompetenza, maleducazione, disinteresse per le condizioni fisiche e psicologiche delle pazienti, scarsa professionalità e grande imperizia. E ancora: pasti serviti a degenti tenute a digiuno, compresse contro l'ipertensione arteriosa date a pazienti con bassa pressione sanguigna, farmaci somministrati con ore e ore di ritardo, donne inferme abbandonate a sé stesse, difetti di comunicazione tra i vari operatori sanitari, disorganizzazione, disordine, mancanza di igiene e pressappochismo. In mezzo a tutto questo, le povere degenti con tutti i loro problemi, le loro ansie, i loro disagi e la loro esasperazione, e i loro familiari, costretti a inseguire il medico o l'infermiere di turno per richiamarli - molto spesso senza alcun risultato - ai propri doveri. Se, come si dice, i reparti li fanno i primari, il Direttore della S.C. di Medicina Interna dell'Ospedale SS. Annunziata di Taranto dovrebbe porsi molte domande e mettere seriamente in discussione il proprio operato. Ma forse è confidare troppo nell'umiltà di lorsignori.
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