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CARDIOLOGIA
Voglio fare una premessa importante. Scrivere questa recensione mi costa (infatti la scrivo dopo tre mesi), perché io come professionista (sono un'infermiera) sono nata qui ed è stato un luogo di passaggio nella mia carriera professionale e, come il primo amore, non si scorda mai.. Spero che questa esperienza, se pur negativa (personale), possa essere utile ad altri utenti.
Sono ritornata in questa clinica per far sottoporre mia madre al posizionamento del pacemaker (mi avevano parlato bene del reparto di cardiologia, intervento in giornata, il giorno dopo si esce, tante aspettative...) affetta da una importante bradicardia. Mamma viene ricoverata in data 19/06/2019 e dimessa in data 22/06/2019. Degenza da incubo. Accettazione assente del paziente (mamma, con una bradicardia di 25 battiti al minuto monitorata da loro, doveva essere messa a letto, ma ci è stata data una stanza dopo tre quarti d'ora cronometrati e non perché fosse occupata da un altro paziente). Umanizzazione molto discutibile (infermieri meravigliosi non perché sia di parte, come lo staff di supporto) dovuta ad una coordinatrice con mancanza di tatto nell'approccio con pazienti con determinate patologie; mancata sensibilità verso una paziente che doveva subire un intervento (ha avuto una importante discussione con mamma la sera prima dell'intervento, mamma in lacrime non voleva più operarsi). La perfezione non esiste e non si chiede la luna, ma MAI r poi MAI nessun professionista deve permettersi di destabilizzare un paziente a ridosso di un intervento chirurgico. A maggior ragione se rappresenta, per il ruolo che ricopre, l'intero reparto.. Non ho voluto aizzare maggiormente gli animi perché avevo fatto una promessa a mamma di lasciar perdere (ma dovevo dire prima o poi la mia per l'amore che nutro per questa professione). Nessun è infallibile e per fortuna c'è chi è degno a mio avviso di ricoprire determinati ruoli, come la coordinatrice Annicchiarico Grazia, professionista unica dotata di una sensibilità straordinaria. Un grazie di cuore poi alla coordinatrice Laterza ed al cardiologo Dott. Rillo, che ha dato una seconda vita a mamma.
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