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Angeli in corsia
Per me l'ospedale di Siena ha significato la salvezza della mia compagna, caduta dall'alto con fratture multiple anche vertebrali. Fin da quando i medici del 118 sono arrivati con l'elicottero è stato chiaro che tutto è ai massimi livelli: prontezza nel rispondere, nel capire la situazione, nell'affrontare l'emergenza con perfetta competenza. Non un'indecisione, non compromessi niente che mancasse, tutto rapido ma con calma. Sei vertebre fratturate, collasso del polmone, altre fratture varie: non si poteva sbagliare senza condannare alla paralisi o alla morte una persona. E nessuno ha sbagliato.
Poi una settimana in rianimazione: sempre perfetti, e nello stesso tempo comprensivi dello stato d'animo dei parenti: dei veri "Angeli" in corsia.
Poi neurochirurgia: anche loro perfetti, pazienti, comprensivi, umani. Dal primario al più giovane infermiere NESSUNO si è mai sottratto a una domanda, magari inutile, di noi parenti. Ci hanno spiegato, ci hanno sopportato più del necessario.
Adesso la mia compagna è viva e cammina con le sue gambe.
Un sentito ringraziamento; che sia di stimolo e di esempio.
Polo di eccellenza per molte patologie.
Anche l'organizzazione c'è: delle cose importanti non manca niente.
Certo gli infermieri non sono i guardiani, ma il filtro all'ingresso potrebbe essere un pochettino più "sveglio".
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