Dettagli Recensione
Riflessioni sulla permanenza nella struttura.
Casa di cura San Michele, mai nome fu più azzeccato per una struttura che mi ha fatto sentire, sin dal mio ingresso, come a casa. Dall'accoglienza alla dimissione non mi è mai mancata l'attenzione costante per il mio decorso post operatorio da parte del personale medico e paramedico, di cui ringrazio la professionalità e la capacità di porre naturalezza nei rapporti umani che vanno oltre il puro dovere assistenziale.
Un grazie, di cuore, va ai fisioterapisti tutti, in particolare nel mio caso al mio fisioterapista dedicato, che ha saputo coniugare al meglio la necessità di raggiungere gli obiettivi prefissati per il mio completo recupero funzionale, alla consapevolezza di non dover superare i limiti della tolleranza dolorifica che in alcuni momenti rendeva la sofferenza davvero insopportabile. Il suo costante incoraggiamento, unito alla capacità professionale, hanno reso possibile il mio recupero funzionale in tempi molto brevi.
Al San Michele si soffre ed anche molto, com'è naturale che sia dopo un intervento protesico, ma è anche un luogo di aggregazione e di valorizzazione dei rapporti umani,facilitati dalle attività socio-culturali a cui potevano prendere parte parenti ed amici. A disposizione di tutti la sala lettura, la veranda del tempo libero, dove si può vedere la TV con schermo 50" o chiacchierare, o giocare a carte.
La ristorazione, diretta dall'infaticabile Rita è ottima, con una cucina semplice ma accurata, con un menu vario per incontrare,per quanto possibile, le diverse esigenze. I pasti vengono consumati in un salone dove possono prendere posto,pazienti,medici,personale tutto ed anche i parenti.
Infine vorrei ricordare i momenti di meditazione, che tanto mi hanno giovato, nell'ambito dello Stargate, che con diverse metodiche permetteva il rilassamento ed il conseguente recupero psico-fisico.
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