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Parto naturale, mamma positiva al Covid
Ho appena appreso la notizia della morte di quel neonato a Roma, forse per la troppa stanchezza della povera mamma.
Lo stesso poteva capitare a me.
Ho partorito il 9 gennaio e, poiché risultata positiva al Covid durante al parto, io e mia figlia siamo state completamente abbandonate durante la nostra permanenza in ospedale.
Mia figlia, nata sottopeso, non è mai stata messa nella incubatrice e poverina era sempre gelida, soprattutto la notte, e l’unico modo di tranquillizzarsi era tenerla sotto le coperte con me.
Immaginate una donna appena partorito, con i punti, stanca per il parto, dolorante.. trovarsi sempre sola, isolata in una camera fredda senza nessuna assistenza, zero.. nel mio caso perché positiva al virus.
Ma a parte questo, che forse può essere la normalità (comunque non accettabile), è stato pessimo il modo di trattare una neonata, controllata, spogliata nuda, nel corridoio perché il personale sanitario aveva paura di entrare in camera!!!
Capisco bisognasse contenere i contagi, ma esiste un protocollo anti Covid che sicuramente non prevede di abbandonare i pazienti!
Ironia della sorte, poiché non ho mai avuto sintomi, il secondo giorno del mio ricovero ho effettuato da sola un tampone rapido ed è risultato negativo: fatta quindi richiesta di ripetere il tampone, la risposta è stata NON È POSSIBILE!
Per fortuna il mio ginecologo, il Dott. Francesco Gallo, capendo la situazione in cui mi trovavo, mi fece ripetere il
Tampone, risultato negativo. Da quel momento mia figlia non è stata trattata più come "un’appestata" ed è stata portata al nido per i dovuti controlli (al terzo giorno).
Penso che chi sceglie di svolgere una professione sanitaria, sceglie di mettersi a disposizione di chi ne ha bisogno, ed io sicuramente non ho visto di certo questo.. tranne per quanto riguarda tre persone: dott. Gallo, ostetrica Valentina è un’altra di nome Antonella.
Grazie di cuore per essere stati presenti!
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