Dettagli Recensione
Nipote di paziente
Mia nonna è stata ricoverata in questa clinica circa due settimane, dopo di che è sopraggiunta la morte. Premetto che aveva patologie molto gravi, 93 anni e non avrebbe potuto salvarsi, ma mi sento in dovere di scrivere ciò che ho visto in questa struttura.
1) Competenza e assistenza - La clinica è composta di 4 piani e nel periodo in cui mia nonna è stata ricoverata qui ho visto pochissimo personale infermieristico atto ad occuparsi di tutti i pazienti ricoverati. Il campanello per le emergenze suona di continuo e il personale non è affatto celere ad intervenire. I pazienti non vengono aiutati a nutrirsi, è normale dunque che chi non può farlo con le proprie mani, o mangi a fatica o debba essere assistito dai parenti in orario di visita. Il controllo sulle medicine è discutibile, mia nonna doveva portare un cerotto per il cuore e nessuno ha mai controllato che una vecchietta di 93 anni non si "scordasse" di metterlo. Il personale è troppo poco e molto "irritabile" vista la mole di lavoro che si trova a dover svolgere. I medici non parlano con i parenti fuori dagli orari previsti, dunque se il vostro caro si aggravasse di martedì (si parla con i medici il lunedì e il venerdì), dovrete aspettare fino al venerdì per avere notizie circa le sue condizioni.
2) Pulizia - La struttura è fatiscente: i muri scrostati, alcuni letti presentano macchie vistose di ruggine, gli infissi delle finestre delle camere sono impolverati e usurati. 3) La clinica viene definita, come si legge sull'insegna, "RIABILITATIVA" ma qui non ci sono gli spazi, nè le strutture, nè il personale per la riabilitazione del vostro caro, qui le persone vengono lasciate nei letti e si ricorda loro che non devono disturbare "la quiete" delle stanze nè con il suono dei campanelli, nè con i propri lamenti. Personalmente mi aspetterei che una clinica riabilitativa si prenda cura dei pazienti ricoverati, con della fisioterapia ma, nel caso di mia nonna, così non è stato. Inoltre mi aspetterei che i pazienti vengano accuditi e trattati con rispetto, mi aspetterei che si provi almeno a farli stare meglio, a curarli, o a riabilitarli nel fisico. Beh mia nonna non ha avuto questa opportunità. A lei, che non poteva mangiare carne per le sue patologie, veniva data perfino la mortadella dalla clinica, il suo ultimo pasto è stato un Hamburger di carne. Ecco il problema è proprio questo: di riabilitazione, di cura, di rispetto, di amorevole compassione, di terapie, di professionalità qui c'è ben poco.
Commenti
Leggo con disappunto che la situazione é peggiorata da quando vi venni ricoverata io, anni addietro. L'ambiente sembra essere ancora più fatiscente di prima e l'assistenza, un disastro, dato che (al contrario) i medici più giovani che sostituivano il primario, erano molto gentili e anche gli infermieri.
Per fortuna non ero grave. Ora, nel mio caso c'é stata competenza, e va bene.
Ma gli ambienti erano "da denuncia" anche allora. Tra l'altro é una clinica convenzionata, dove vanno a finire soldi pubblici, chissà poi chi lo ha voluto.
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