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Una cosa vergognosa
Ho portato disperata mia Mamma dal Prof. Michele Gallucci al Quisisana di Roma per un carcinoma alla vescica. Tralasciando i cinguettii vanesi della segretaria Valentina, mi vengono chiesti 200 euro per sentirmi dire di "prendere autonomamente un appuntamento con l'oncologo Calabrò". Ignorando che il collaboratore di fiducia in questione è in ferie e tornerá 20 giorni dopo. Inutili e vani i tentativi altrettanto disperati di farlo presente al Prof. Gallucci. Mia mamma è morta aspettando che Calabrò "tornasse dalle ferie". Nella speranza di vederlo.
La segretaria Valentina ha sempre fatto da filtro coi suoi cinguettii al telefono e non sono mai riuscita a parlare con Gallucci al telefono. Una cosa vergognosa.
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