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Riabilitazione cardio-vascolare
In realtà la clinica meriterebbe anche un voto più alto, ma il comportamento arrogante, irrispettoso ed ai limiti dello scortese di alcuni dottori/ dottoresse non mi permette di andare oltre (ad es. sono andato a fare una semplicissima domanda, nel più tranquillo e cortese dei modi, sui risultati dei miei prelievi e mi sono sentito rispondere "ma a lei che gliene frega?" da una giovanissima dottoressa che quando entrava in stanza nemmeno ti guardava in faccia con un fare manco fosse il medico che ha scoperto l'antidoto per l'HIV/ AIDS!).
Alle ragazze/ ragazzi del reparto di fisioterapia posso invece tranquillamente dare anche un 4 su 5 (specialmente a Ghita che è la fisioterapista che mi ha seguito per i 17 giorni di permanenza nella struttura), così come alla maggior parte degli infermieri/ infermiere e ad paio di dottoresse che sono la solita eccezione che conferma la regola (in primis la Dottoressa Antonella, che è sempre stata gentile, disponibile, simpatica ed empatica nei miei confronti).
Suggerisco fortemente un corso di umiltà, empatia e rispetto per il paziente per alcuni dei dottori citati nel paragrafo di apertura per arrivare a capire che:
1) non avete anni di studio alle spalle solo voi ed anche se così fosse, questo non vi autorizza a far sentire il paziente in soggezione di farvi una qualsiasi domanda sulla propria salute.
2) se uno vi fa una domanda non è né per rubarvi il mestiere, né perché non si fida di voi, ma semplicemente perché vuol capire al meglio la propria situazione.
Infatti, non vi serve nemmeno un corso, vi basta andare 2 km. in giù sulla Portuense al numero 700, ovvero all'European Hospital, ed in particolare osservare i modi di fare del grandissimo Prof. De Paulis, che nonostante salvi 500 + vite all'anno con la sua bravura di cardiochirurgo, sia lui che la sua equipe medica sono di un'umiltà e disponibilità uniche.
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