Dettagli Recensione
Parcheggiate fuori, dentro è carissimo!
Mia madre si è rotta il femore il 21 agosto 2014, ricoverata dal PS in ortopedia, i medici si sono dimostrati bravissimi e tutti molto disponibili in ortopedia. Dopo due giorni dall'intervento è stata trasferita al reparto di riabilitazione: fisioterapisti molto bravi, mia madre era contenta. Per fortuna che lei, nonostante l'età, con la testa ci sta e quindi si è sempre fatta rispettare, anche se un paio di volte ha pianto, e io non capisco come si possa far piangere una paziente ottantacinquenne con una frattura al femore, con diabete e altre patologie correlate all'età, qualcosa non mi quadra.
I medici parlavano con i parenti UNA, e dico UNA, volta a settimana, in orario lavorativo ovviamente, quindi il famigerato mercoledì io andavo lì, facevo la mia bella fila, anche di un'ora, per sentirmi dare notizie che conoscevo già, lette lì per lì dalla cartella, quindi chi dava notizie non sapeva proprio niente dei pazienti, e addirittura l'ultima volta mi diede le notizie della settimana precedente, io glielo feci notare e da quella volta smisi di andare a parlare con lui, nonostante mia madre fosse ricoverata ancora e ci sia rimasta per lungo tempo. Si vedeva proprio che il medico non era tanto interessato alla questione.
Poi avrei da dire qualcosa riguardo al parcheggio dell'ospedale, scomodissimo tra l'altro da raggiungere con i mezzi pubblici, ma al posto della P ci potevano mettere una bella S, come STROZZINI, che tanto era uguale. Un costo esorbitante, ma veramente esorbitante, per essere il parcheggio di un ospedale, dove la gente non va certo a passare il tempo libero.
Infine il servizio di consegna cartelle cliniche: uno va allo sportello, la richiede e la paga, e fin qui tutto ok. Dopo un certo periodo la si va a ritirare, ma non la si trova pronta, bisogna consegnare il foglio all'addetta, la quale cerca la pratica sul computer e, qualora la cartella sia pronta, la manda in stampa sul momento, quindi se sono duecento pagine, come nel mio caso, bisogna aspettare, e con me tutti quelli dopo di me, che la stampante stampi duecento fogli, tra l'altro oggi neanche funzionava il fronte/retro, quindi mi è stato consegnato un pacco enorme di carta, con buona salute degli alberi, e quando ho fatto le mie rimostranze mi è stato risposto dall'addetta allo sportello, non italiana (come buona parte del personale là dentro), che è la burocrazia. Io le ho detto che non si tratta di burocrazia, ma di metodi di lavoro, e non è giusto che uno debba aspettare un'ora avendo 4 persone soltanto davanti, e che loro dovrebbero tenere un archivio di tutte le cartelle cliniche richieste e già PAGATE, già stampate e pronte da consegnare, in ordine alfabetico. Difficile eh? Certo il dio denaro ci guadagnerebbe di meno, ma l'utenza ci guadagnerebbe molto di più.
Un'ultima domanda: come mai la maggior parte delle infermiere non sono italiane? Perchè magari fanno parte di cooperative che costano meno? Certo è così che favoriamo l'occupazione dei giovani in Italia.
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