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Esiti da scompenso cardiocircolatorio
Ho avuto qui ricoverata mia zia novantenne per riabilitarla dal punto di vista motorio e cardiorespiratorio. Ci siamo affidati con il massimo della fiducia. E' entrata perfettamente vigile e cosciente, con una sufficiente capacità motoria, l'hanno ricoverata nel reparto geriatrico, immobile nel letto per una settimana. Non è dato di sapere che farmaci neurolettici le abbiano dato, sul comodino abbiamo trovato il Talofen, bottiglie d'acqua che nessuno le faceva bere, e lei prima beveva tanto, sapeva quanto fosse importante... I medici comunicavano con noi con molta riluttanza e sempre di cattivo umore, non ascoltavano e non informavano. Ora la dimettono e praticamente non mangia più, non deglutisce, delira. La riportiamo a casa, ma il problema è moltiplicato rispetto a prima, solo una settimana, hanno curato, dicono loro, lo scompenso, ma in compenso hanno distrutto lei e noi. Loro hanno sempre ragione, ma io ho lavorato in ospedale e so di cosa sto parlando.
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