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Cuore matto
Mia madre è stata ricoverata nel reparto di cardiologia inviataci dal pronto soccorso del Pertini. Essendo un reparto di malati di cuore, esso dovrebbe avere un'atmosfera tranquilla e ovattata, in modo da assicurare serenità durante la degenza. Nel reparto erano ricoverati malati di tutti i tipi, tra cui una povera signora malata di Alzheimer che urlava, giorno e notte, un nome di donna; malati chiacchieroni e insonni che dissertavano, senza rispetto per l'altrui desiderio - e necessità - di dormire, fino a notte fonda; pazienti malati di tv, che rimaneva accesa senza sosta; pazienti che credevano di essere, invece che in una clinica, in un hotel e che, non essendosi portati niente per la degenza (articoli di toilette, asciugamani, pigiami, ....) li pretendevano da mia madre o dalle infermiere urlando, o premendo in continuazione il pulsante di chiamata. Alcuni dottori, che sarebbero dovuti essere in servizio erano, invece, "scomparsi"; trattamenti "promessi" per giorni (tipo l'applicazione dell'Holter) e mai effettuati. Mia madre, dopo una cura (definita dal nostro cardiologo) assolutamente non adeguata e quasi due settimane di notti insonni, è stata da noi riportata a casa e curata nella tranquillità della sua abitazione.
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