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Esperienza negativa
Dopo cinque giorni di P.S. al San Camillo, dove un "preparatissimo" medico ci ha comunicato la diagnosi per la quale mio padre era un "caso sociale e non clinico..." lo ha mandato alla clinica. Nella suddetta, dopo una valutazione (credo?), è stato messo in un letto con le sbarre, pannolone, catetere e fiala di sedativo; da qui la storia è comune a tutte le altre lette. Dopo qualche giorno gli ho fatto fare una visita specialistica con un neurologo esterno, il quale gli ha diagnosticato un disturbo bipolare con tanto di cura. Mio padre è ora a casa, dove ha ripreso a mangiare, ad andare in bagno ecc... in modo autonomo.
Insomma, se avete il minimo sentore che un vostro caro non sia arrivato alla fine, non lasciatelo in questi posti che, secondo la mia opinione, non sono luoghi di cura, ma semplicemente di accompagno per l'altro mondo.
Personale infermieristico insufficiente, non certo per colpa loro.
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