Dettagli Recensione
Urologia: TURP
Ricoverato per una T.U.R.P., sono stato operato dal mio chirurgo che opera in questa struttura come consulente esterno, in regime di convenzione con il S.S.N. In merito quindi alla parte più prettamente medica, posso esprimere un parere solo in merito al personale della camera operatoria, competente, gentile e collaborativo. L'assistenza infermieristica viene prestata da numeroso personale, che cambia però frequentemente turno, per cui ti trovi a fare richieste a persone diverse che, ad identiche domande, danno risposte differenti. Notevole la presenza di infermieri extracomunitari, in genere gentili e disponibili. Nel mio caso personale, il catetere due giorni dopo l'intervento si era otturato, e solo telefonando al mio chirurgo sono riuscito ad ottenerne la rimozione prima di scoppiare! Passando al resto, i pasti sono indegni, insipidi, con minestre con pasta talmente sfatta che si sbriciola appena toccandola. Nessuno si è dato la pena di informarsi se avevo altre patologie (diabete, coliti, ecc.), per cui è toccato a me cercare di farmi sostituire alimenti piccanti, o vietati con altri consentiti e, in un caso, non essendo disponibile null'altro, ho cenato con una mozzarellina e una fetta di pane. In 5 giorni di degenza nessuno ha mai misurato la temperatura a me e agli altri 2 degenti della stanza. La pulizia (eufemismo) è stata fatta in 10 secondi con una scopa, evitando accuratamente di spazzare sotto i letti, gli armadietti, ecc. e lavando poi con uno straccio, scontornando perfino le pantofole! La stanza, priva di bagno, aveva un lavabo, uno specchio storto e resti di una mensola, spaccata. Le attrezzature risalgono agli anni '50, e risultavano arrugginite, rotte e aggiustate spesso con pezzi di cerotto. Tutti gli armadietti erano o privi di serratura o questa era rotta. La regolazione dei letti, manuale, poteva essere effettuata solo dal personale, così come l'accensione delle luci, dato che i comandi a peretta erano tutti rotti. Muri scrostati, pavimenti rabberciati, zoccolini mancanti, interruttori della luce con le protezioni rotte, completano il quadro. Le stanze inoltre non dispongono all'esterno di luce spia che segnali la richiesta di assistenza, per cui il personale, se presente in un'altra stanza, deve farsi tutto il corridoio fino alla stanza della capo sala, per vedere chi ha chiamato. Nelle stanze a più letti, non c'è identificazione del singolo posto, per cui, durante le medicazioni, la terapia, ecc. è una continua richiesta di sapere chi è chi... col rischio di sbagliare. I bagni sono in comune, 4 per gli uomini e 6 per le donne. Quelli per gli uomini erano dotati di rubinetterie vecchie e scrostate, mensole spaccate, specchi assenti, privi di carta, e impraticabili già nel primo pomeriggio: più della metà dei degenti erano persone del reparto urologico, quindi è facile immaginare la situazione. Dalle finestre della stanza e delle parti comuni, si vedevano oceani di mozziconi di sigaretta (ma non è vietato fumare???), rifiuti, sporcizia varia, vecchi pacchetti di sigarette ecc. Nel sito internet della clinica si assicura giornalmente l'assistenza religiosa cattolica, ma in 5 giorni non si è visto nessun religioso. Riterrei indispensabile che il S.S.N., prima di abilitare una tale struttura a farne parte, si accertasse meglio di che razza di posto sia questo, fermo a 60 anni fa. Sono stato in ospedali pubblici che al confronto sono paragonabili ad hotel a 5 stelle: questa clinica, a livello di servizi intendo, al massimo può essere classificata come locanda.
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