Dettagli Recensione

Sono arrivata a Roma per essere sottoposta ad un intervento all'anca.
Non ero convinta.
Attraverso una fase complicata della mia vita ed il dolore fisico non è il benvenuto.
Ad intervento compiuto, arrivo in ambulanza al San Raffaele Portuense.
Non capisco nulla, sono in trance.
Non voglio più soffrire.
Il mio professore, salutandomi, mi aveva detto: "La mando fra amici".
Domani, 22 marzo, torno a casa. Dopo un mese e mezzo.
Ebbene, sono contenta.
Ma lascio qui un pezzetto di cuore.
In una casa di cura, un ospedale?
Sì.
Sono stata curata, benvoluta, incoraggiata.
La palestra è un luogo piacevolissimo.
Musica da sottofondo alla sofferenza.
Gli infermieri un incanto.
Tutti impegnati a ridarmi il coraggio di ricominciare.
Ricominciare a vestirmi da sola, a lavarmi, a camminare.
A vivere.
Non è facile convivere ogni giorno con tanto dolore.
Tutti loro lo fanno egregiamente.
Nel sole pallido ma luminoso di questa appena accennata primavera, lascio un piccolo universo di laboriosità, impegno, fatica, amore.
Un lembo di cielo romano al quale affido le mie emozioni.
Tanti volti, tanti sorrisi, che conserverò nel cuore.
E la vita che, per me, riprende il suo corso.
Ricca, ancor di più, di tanti ricordi.
Grazie.