Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza da dimenticare

Dopo una settimana di pronto soccorso, ho firmato per le dimissioni di mio padre, malgrado il parere contrario dei medici. Sono stata costretta a questa scelta quando ho visto in quali condizioni era ridotto. Mio padre era stato ricoverato per una sepsi molto grave, non entro nel merito delle cure prestate, ma alle dimissioni versava in condizioni gravissime. Veniva alimentato per flebo, in una settimana nessuno ha messo una goccia d'acqua sulle sua labbra. Sulla sua lingua una patina spessa un centimetro. Aveva una gravissima anemia, e una altrettanto grave intossicazione epatica da farmaco. Mio padre non era in grado di comunicare con noi, in sette giorni lo avevamo sentito solo una volta grazie all'intervento di un vicino di letto e gridava, implorando di portarlo via. La comunicazione con i medici era impossibile, sono arrivata a dover far intervenire la polizia per avere notizie di mio padre. Le poche volte che sono riuscita a parlare con qualcuno non facevano che ripetere che mio padre era demente. Mio padre era semplicemente sordo, e non aveva gli apparecchi acustici. A casa, con le cure a l'affetto che solo una famiglia può offrire, con l'aiuto di validi medici e infermieri, con un dispendio economico e di energie immane, lo abbiamo rimesso in piedi. Ci sono voluti mesi.
Poi, debilitato come era, la terza dose di vaccino Covid lo ha portato via, ma questa è un'altra storia legata a una malasanità che non ha cura e attenzione verso gli anziani. E' passato più di un anno dal ricovero al Sant'Andrea, e sono passati 7 mesi dal decesso di mio padre. Adesso sento che è giusto raccontare ciò che ho attraversato.

Patologia trattata
Sepsi.
Esito della cura
Nessuna guarigione

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