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Esperienza negativa
Mio padre è entrato per una polmonite. Paziente difficile perché cardiopatico, monorene, diabetico, ma soprattutto ANZIANO. Quest'ultimo l'handicap peggiore. Eh già, perché i pazienti anziani sono considerati di serie C. Papà è stato da subito lasciato a sè stesso, se cercava aiuto o assistenza il personale andava da lui dopo tanto e sempre molto scocciato. Dopo pochi giorni inevitabilmente papà è peggiorato psicologicamente e di conseguenza anche fisicamente.
Io in quel periodo non ero a Roma, ma tutti i giorni più di una volta al giorno chiamavo mio padre e i responsabili del reparto per riportare il disagio che papà stava sopportando. Quando sono tornata a Roma, sono andata direttamente in ospedale e l'ho trovato incosciente e con ancora i segni dei lacci con cui lo fissavano al letto. Papà non si è più ripreso e tra un delirio e l'altro il 1 agosto è morto. Vorrei ricordare a tutto il personale del reparto di Medicina dove era ricoverato papà, che un giorno anche loro invecchieranno. Chissà chi troveranno che li accompagnerà dolcemente alla morte.
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