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Elogio al personale del Pronto Soccorso
Mi sono recata nel pomeriggio del 30/04 al Pronto Soccorso del S. Camillo a seguito di una ferita all'avambraccio per incidente domestico. L'attesa, prima di essere chiamata dal medico (peraltro gentilissimo ed efficiente), è stata lunga, ma mi ha dato modo di osservare "in diretta" la mole di lavoro STRAORDINARIA e professionale a cui il tutto il personale, certamente sottodimensionato rispetto alle esigenze della struttura, fa fronte. Non ho visto nè sentito mai nessun medico o infermiere/a perdere la pazienza, rispondere sgarbatamente anche a chi si introduceva, arbitrariamente e inopportunamente, dentro il reparto, reclamando la lunga attesa o ponendo per dieci volte consecutive la stessa richiesta; non ho visto mai fermo un solo istante nessun operatore sanitario, a partire da quelli preposti al triage fino ai medici di turno, nè perdere di lucidità anche di fronte all'arrivo improvviso di ben tre codici rossi nel giro poche ore, circostanza questa che ha, ovviamente, allungato i tempi d'attesa dei pazienti con patologie o infortuni meno gravi, quali il mio. Ritengo che non si riconosca o, quantomeno, non in modo pubblico e non quanto si dovrebbe fare, l'eccezionale lavoro, fisico e mentale, a cui tale personale è impegnato quotidianamente, lavoro che sicuramente non è retribuito a sufficienza rispetto alle condizioni e al carico di lavoro in cui si trova ad operare. Un grazie sentito e ammirato da parte mia e un elogio davvero sentito a tutto il Personale del Pronto Soccorso del S. Camillo.
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