Dettagli Recensione
L'umanità di fronte ad un malato terminale?
Mio padre, 76 anni, approda in questa struttura dopo un calvario di due anni fatto di operazioni e sedute di chemioterapia. E' in fase avanzata di malattia ed è evidente che i trattamenti che verranno fatti avranno il solo scopo di allungare una vita giunta al suo termine. Mia madre, anziana a sua volta e diperata, lo accompagna in questa ultima triste avventura. Non discuto sui trattamenti che sono stati proposti ed effettuati, nè sulla qualità della struttura. Ho anzi parole di assoluto apprezzamento per il reparto di radioterapia e per tutto il personale (a partire ovviemente dal Primario). Voglio invece sottolineare come il medico che ha "seguito" (volutamente fra virgolette) mio padre in oncologia, ci abbia dato un esempio veramente pessimo di frettolosità, mancanza di umanità e soprattutto totale indifferenza verso una situazione psicologica, oltre che medica, di dolore e di enorme difficoltà. Il fastidio mostrato alle telefonate di chiarimenti di fronte a referti tragici e le visite con aria "scocciata", costituiranno una parte dei ricordi tristi di questi anni di malattia. Mio padre si è aggravato improvvisamente il 25 dicembre. Nessuno ha risposto al telefono, nessuno ha richiamato. Mio padre è mancato il 31 dicembre. Aveva appuntamento con il medico per il 15 gennaio. Nessuno ha chiamato per sapere come mai non si è presentato. Nessuno ha chiesto nulla su che fine avesse fatto il "paziente".
Commenti
La cosa che ci ha profondamente delusi è stato il fatto che quando si sono accorti che non c'era più niente da fare, ci hanno "liquidati" dicendoci che ci avrebbero trovato un supporto domiciliare per continuare le cure e che, quando nostro padre si fosse "ripreso", avrebbero fatto un altro ciclo di chemio. Non era vero nulla, abbiamo scoperto dopo da soli che le cure erano palliative e che, avendo firmato il modulo, loro uscivano di scena e non avrebbero più seguito mio padre. Ma la sincerità? Insomma, mi hanno dato l'impressione che finchè c'era qualcosa da curare, ti seguivano, ma quando arrivi alla fine ti abbandonano un po' a te stesso..
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