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Diagnosi errata di tumore del pancreas
A malincuore, contro ogni mia abitudine, per informare pazienti/parenti, sono costretto a recensire in maniera negativa il dipartimento di chirurgia "Pietro Valdoni".
Proverò ad essere sintetico.
Mio padre, a seguito di ittero (color giallastro su pelle ed occhi) è stato ricoverato al reparto sopra indicato. Medici della stessa equipe, hanno gestito malissimo la comunicazione tra loro. A seguito dei primi esami strumentali diagnostici (tac con contrasto, risonanze etc.) sembrava avessero opinioni discordanti tra loro, e la cosa peggiore è che lasciassero trapelare questo a noi familiari. Un giovane specializzando al 5° anno di specializzazione, molto arrogante e maldestro nella comunicazione, inizia a dirci che si tratta di un tumore maligno della testa del pancreas, certo al 100% dopo aver visionato i referti diagnostici. Nei giorni successivi si alternano silenzi ad altre interpretazioni discordanti tra medici della stessa equipe: prof. De Toma, prof. Fiori, Dott. Miccini e questo specializzando. Insomma, c'era molta incertezza e soprattutto molta discordanza tra loro. Alla fine viene diagnosticato un tumore alla testa del pancreas.
Lascio immaginare lo sconforto, l'angoscia, le notti insonni passate a piangere e la frustrazione di non poter intervenire. Però qualcosa non quadrava e quindi, seppur disperati e angosciati dalla situazione, abbiamo deciso di portare mio padre altrove. Al Gemelli per l'esattezza.
Concludo dicendo che mio padre non aveva un tumore al pancreas, bensì una displasia (neoformazione benigna) all'ampolla di Vater.
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