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Reduce da un’esperienza di “mala sanità” durata circa due anni, mi sono rivolto al prof. Massimo Martelli – mio caro amico ed ex primario della chirurgia toracica del Forlanini di Roma - che mi ha consigliato di contattare un giovane e promettente urologo, il dott. Alessio Zuccalà.
Nel corso di quei due lunghi anni, tra attese estenuanti per essere visitato da questo o quell’altro urologo di “fama” e dolorose cistoscopie e TURB in tre differenti strutture sanitarie, la mia neoplasia vescicale è stata sempre sottovalutata, tanto che nel referto istologico si leggeva: “Frammenti di parete vescicale esenti da neoplasia e sede di flogosi cronica riacutizzata”.
Seguendo il consiglio del prof. Martelli, ho contattato il dott. Zuccalà: la prima sorpresa è stata quella di riuscire a parlare con lui al primo tentativo, e la seconda di ricevere un appuntamento per il giorno successivo presso l’Aurelia Hospital di Roma.
Così è iniziata la mia esperienza in questa struttura Ospedaliera che non esito a definire di eccellenza sia per il personale medico che per quello infermieristico con cui sono venuto in contatto.
Qui, sottoposto a numerose e scrupolose indagini cliniche, ho appreso che nella mia vescica si era sviluppato un “Carcinoma uroteliale di alto grado, infiltrante la lamina propria”: bisognava intervenire subito e radicalmente, asportando vescica, prostata e linfonodi!
Nella migliore delle ipotesi, anche se l’operazione fosse andata bene, mi attendeva un futuro di invalidità con catetere e sacca urinaria sempre al seguito.
Il mio morale era a pezzi ma, a questo proposito, il geniale chirurgo Zuccalà mi sorprendeva una terza volta proponendomi di ricostruire la vescica con parte dell’intestino. E l’occasione per fare questo complicato intervento si presentava realmente grazie all’imminente visita all’Aurelia Hospital di uno dei maggiori esperti di queste tecniche ricostruttive: il prof. Walter Artibani.
Nel giro di pochi giorni il mio carcinoma è stato estirpato insieme agli organi malati, mi è stata ricostruita una vescica artificiale che oggi, a distanza di poco più di due mesi dall’intervento, sta già dimostrando di funzionare bene.
In conclusione, voglio esprimere la mia gratitudine e il massimo apprezzamento sia per le capacità e competenze mediche che per le doti umane tanto del prof. Walter Artibani che del dott. Alessio Zuccalà che mi hanno operato lo scorso 25 giugno presso l’Aurelia Hospital.
Ringrazio anche la giovane anestesista e tutti gli urologi del reparto, a cominciare dal primario dott. Roberto Cusumano e poi, a seguire, il dott. Alfarone, il dott. Parente e tutti gli altri che mi hanno assistito.
Un grandissimo ringraziamento, infine, al personale infermieristico per la dedizione e la cura nei confronti della mia persona, espresse sempre con la massima professionalità.