Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Roma
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza dolorosa

Mio marito è entrato nella casa di cura Villa Sandra per un periodo di riabilitazione dopo il ricovero presso il San Camillo per un intervento in neurochirurgia. Doveva essere un passaggio veloce, necessario a recuperare la forza muscolare dopo 2 mesi di ricovero a letto in ospedale. Il periodo di riabilitazione a Villa Sandra si è invece trasformato in un incubo.
Questa recensione non vuole essere la valutazione per un danno sanitario, che non è argomento da recensione ma da tribunale, ma una comunicazione sui fatti avvenuti, che è doveroso comunicare affinchè nessuno debba passare quanto subìto da mio marito e la sua famiglia.
Per quanto riguarda la COMPETENZA:
-non voglio esprimere in questo luogo un giudizio medico, mi limito a valutare quello che però rientra nella capacità di cura di un medico, ovvero la capacità di relazione con il paziente, da cui dipende anche parte della riuscita della cura, e di relazione con il familiare che è il riferimento emotivo del paziente. L'arroganza è stata totale. Mentre nel ricovero precedente in ospedale, a causa dell'impossibilità dei contatti per la prevenzione del contagio da Covid-19, i medici mi chiamavano ogni giorno per riferire la condizione sanitaria di mio marito, a Villa Sandra in più di un mese di ricovero il contatto con i medici è stato inesistente. Già dopo qualche giorno le condizioni di mio marito sono peggiorate. E più peggioravano le sue condizioni, più aumentava il muro di silenzio e nessuna possibilità di avere aggiornamenti dai medici. Troppo occupati per chiamarmi e tanto meno per farmi avere almeno qualche notizia da un infermiere. Ho cercato di non disturbare, di attendere di essere chiamata, di essere sempre educata e non dar sfogo al dolore per quel trattamento, ma avere aggiornamenti sulle condizioni di mio marito è stato sempre difficilissimo. Ho cercato di giustificare tutto con il periodo difficile del Covid, sebbene fossimo ben fuori dal periodo di emergenza e sebbene fosse stato ben diverso il trattamento al San Camillo. dove mio marito era stato in pieno Covid - e proprio nella terapia intensiva - e i dottori e gli infermieri non avevano mai mancato di curare i pazienti e di tenere informata la famiglia.
Mio marito, entrato a Villa Sandra stabilizzato, è peggiorato moltissimo fino a ritrovarmelo, quando "per pietà" me lo hanno fatto vedere, in condizioni disastrose, con gli arti gonfi come un elefante, un colorito grigio e uno stato mentale in totale confusione, incapace persino di riconoscermi. Non esprimo giudizi sanitari, la condizione di mio marito è certamente molto delicata e in famiglia ne siamo consapevoli. Resta il fatto che, quando l'ho visto in quelle condizioni e disperato per la lontananza dalla famiglia senza neanche il conforto, in quel totale isolamento, dell'aiuto per una telefonata ai suoi cari, non ho potuto far altro che portarlo via.
Ed è grazie al ricovero immediato in Pronto Soccorso in ospedale e 15 giorni di competenti cure mediche, con medici che si sono sempre preoccupati di tenerci informati sulle condizioni di mio marito, mio marito ha recuperato una condizione di stabilità funzionale e di normalità mentale. E ora è a casa.
ASSISTENZA: Per quanto riguarda l'assistenza degli infermieri, non voglio fare di tutta l'erba un fascio. Quello che posso dire è che due volte a settimana ho portato pigiami e intimo puliti e tutto quello di cui avrebbe potuto aver bisogno. In cambio i panni sporchi che mi davano erano praticamente inesistenti e soprattutto tra quei pochi panni c'erano sempre mutande e altri panni sporchi che non erano di mio marito. Preoccupata per questa condizione igienica, informavo gli infermieri e quando portavo i panni puliti chiedevo se l'avessero cambiato e come mai nel cambio sporco da lavare non ci fosse quasi nulla in tante settimane, ma per tutta risposta mi mettevano in mano una busta con attorcigliato dentro qualche panno dal quale non era stato tolto nemmeno il grosso delle feci o del cibo accidentalmente versato e sempre con dentro i panni sporchi di altri e persino ho trovavo infilate tra lo sporco le posate. Quando, all'uscita, mi sono stati restituiti i panni puliti che avevo portato in quelle settimane, ancora chiusi nelle bustine, e ho visto mio marito con un pigiama sporchissimo, ho capito perchè i panni da lavare erano sempre così pochi.
Voglio concludere con la parte forse più dolorosa. A dispetto delle immagini in TV nelle quali i pazienti in ospedale, costretti all'isolamento per il Covid, venivano aiutati a fare qualche videochiamata per vedere i propri cari e, come era accaduto anche a noi al San Camillo, dove tutti sono stati sempre gentilissimi, in nessun modo a Villa Sandra mio marito, che ha difficoltà a vedere, è stato aiutato a digitare il numero sul suo telefonino per chiamarmi. E quando chiamavo il reparto dicendo che non riuscivo a mettermi in contatto con mio marito e chiedendo se potevano vedere se gli era caduto il telefono e aiutarlo a farmi una videochiamata, soprattutto per mantenere quel legame e stimolarlo a ricordarsi di me, di sua figlia, della nipotina, mi veniva risposto sempre con insofferenza, fino a dirmi che evidentemente il cellulare di mio marito non funzionava e che loro non erano mica tenuti ad usare per i pazienti il loro cellulare personale...
Se sono riuscita a vedere in videochiamata qualche volta mio marito, lo devo al buon cuore di qualcuno interno alla clinica che, umanamente, ha sentito di dover fare quel numero e darci almeno qualche minuto di felicità. E di questo lo ringrazio.

Patologia trattata
Riabilitazione
Esito della cura
Nessuna guarigione

Commenti

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Inviato da Oscar Evangelista
09 Agosto, 2020
La Clinica ha le stanze piccole e i bagni quasi inesistenti, non ci si entra con carrozzine.
Vi sono stato ricoverato dopo un intervento a S. Camillo, per la riabilitazione, peccato però che questa venisse fatta una volta al giorno... Nulla da eccepire però, brave ed esperte, specialmente Giulia, Medea e Aurora, sempre allegre. I dottori sono da dimenticare, non ti dicono quasi niente (sono stato a villa Sandra 3 mesi, da novembre a fine gennaio 2019).
Inviato da lorenzo castriota
06 Settembre, 2020
Gentilissima, io se fossi in lei farei una denuncia! E il bello che vanno pure in TV a far vedere le nuove macchine di ultoma generazione!!!
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Ulysse Scanderberg
07 Settembre, 2020
Sarebbe necessario informare subito la ASL e l'assessorato regionale competente per le necessarie indagini, prima ancora di informare la Procura della Repubblica.
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