Dettagli Recensione
Ottima esperienza
Mio padre di 70 anni, a seguito di ischemia cerebrale e successivo intervento chirurgico e varie altre complicazioni, è stato ricoverato presso il NH per oltre 9 mesi e in questo lungo periodo abbiamo conosciuto a fondo pregi e difetti della struttura.
Abbiamo “girato” i diversi reparti della clinica: lungodegenza, DSD, DSR11, DSR12 e Solventi e il bilancio è più che positivo.
Non vi nascondo che appena l’ospedale Sant’Andrea ci ha dirottato verso questa struttura, siamo rimasti delusi perché ci riveniva alla mente il servizio delle Iene di qualche anno fa e alcuni commenti su internet non proprio brillanti.
Purtroppo le condizioni di mio padre a ridosso dell’evento erano pessime e questo lo ha portato ad essere ricoverato nel reparto di lungodegenza. Proprio per il fatto che qui vengono dirottati i casi non recuperabili nell’ immediato, e forse anche per la difficile accettazione da parte nostra dell’improvvisa situazione che si era venuta a creare, eravamo molto preoccupati e prevenuti sull’effettiva capacità organizzativa della struttura e l’efficacia della fisioterapia a cui lo sottoponevano (meno di un’ora al giorno quando era possibile). Con il tempo abbiamo però capito che in quelle condizioni (piede fratturato, fase acuta da danno cerebellare etc..) mio padre non poteva essere sottoposto ad un trattamento intensivo. In questo periodo abbiamo imparato ad esercitare la pazienza, ad attendere e a constatare che nonostante tutto le cure essenziali venivano comunque prestate dal personale sanitario.
Nonostante i danni provocati dall’ictus fossero seri, con il passare dei mesi la situazione generale di mio padre andava a poco a poco migliorando e questo ha consentito ai fisioterapisti di lavorare più assiduamente e per più tempo. Per farla breve mio padre è stato rimesso in piedi e ora comincia a camminare (con l’assistenza di qualcuno e con i vari ausili). La strada è stata lunga e tortuosa e ancora c’è molto da fare per migliorare il migliorabile.
Ciò premesso, volevo ringraziare tutto il personale della struttura che ha reso possibile questo successo, ma in particolar modo non posso non citare:
il dottor Adriano Gaspari che, con la sua professionalità, il suo sorriso e la grande umanità, ha saputo guidarci nel “ginepraio” delle norme e delle pratiche necessarie, soprattutto per noi che ci siamo trovati da un giorno all’altro un disabile in casa. Lui ci ha seguito in prima persona ma anche la dottoressa Lumi è stata sempre disponibile ad ogni nostra richiesta;
il dottor Andrea Parmegiani che ha avuto il garbo, la pazienza e la professionalità di accogliere tutte le nostre richieste di spiegazioni, i nostri suggerimenti e cercare di comprendere le nostre ansie e aspettative;
la dottoressa Cosimina Scura che, anche lei, è sempre stata disponibile ad ascoltare ogni nostra richiesta;
la caposala Paola Mattei che con la sua simpatia e schiettezza ci ha sempre trasmesso fiducia e ottimismo;
gli infermieri e gli assistenti che hanno condiviso con noi i pomeriggi, le festività di Natale, Pasqua e ferragosto e in particolare quelli del DSD (il simpaticissimo e valido Raffaele, Sandro, Nicola e tutti gli altri di cui non ricordo i nomi ma sono tutti veramente e incredibilmente BRAVI!);
gli infermieri e gli assistenti del reparto di riabilitazione cardiologica (le "Anne", Rita, Flavia, Corrado, Francesco e tutti gli altri);
gli infermieri del reparto solventi (Melissa a cui va un abbraccio particolare, Alessandra, Destin, Mirko, Maria “la colonnella”, Lorena e tutti gli altri);
gli infermieri e gli assistenti del reparto DSR12 (Domenica in particolare, Erba, Paolo, Ilenia, Raffaella, Francesca e tutti gli altri);
i fisioterapisti: in primis Julien, che è stato colui che per primo ha messo in piedi papà; Federico e Federica (e tutto il team) che con la loro pazienza e il loro entusiasmo hanno seguito papà ogni mattina; Anna Maria, Paola, Renato, Pasquale e tutti gli altri con cui mi scuso se non li cito uno ad uno ma sono tutti veramente bravi e disponibili e creano un clima positivo e incoraggiante;
i logopedisti (Giulia, Stefania,Angela, Roberta e francesca) e le psicologhe Marika e Martina che hanno seguito papà con pazienza e con garbo e che hanno reso la sua permanenza nella struttura meno difficile.
Grazie a tutti,
Mario e famiglia
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