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Nipote di paziente
Ai servizi ho dato 4 perché so che ci sono, ma non ne abbiamo mai potuto usufruire! I nostri nonni sono un patrimonio, sono la nostra storia, la nostra memoria… vanno curati al meglio! Mia nonna, che è stata operata per una frattura al femore a 91 anni, per un “disguido col fisiatra” è stata ferma una settimana senza mai cominciare la terapia. Quando è arrivato finalmente il giorno dell’inizio della terapia, dopo 11 giorni dal suo arrivo in clinica, le hanno detto che il fisioterapista non c’era e l’hanno messa su una sedia al centro della stanza senza che potesse raggiungere il campanello di emergenza o anche la bottiglia dell’acqua. Qualcuno le ha detto che “anche quella è fisioterapia”. Poi ha fatto i suoi bisogni e, non potendo suonare, provava a chiamare il personale che passava sul corridoio ma nessuno la filava. Le hanno portato il pranzo e avrebbe dovuto mangiare tutta sporca secondo loro. Per fortuna che è andato lì mio marito a reclamare, così l’hanno cambiata. Una notte ha chiamato l’infermiera 6 volte con il campanello perché aveva problemi. L’infermiera andava a spegnere la lucetta e se ne andava senza neanche chiederle il motivo della chiamata. Poi non parliamo della “pulizia” dei pavimenti… E pensare che all’ingresso c’è scritto che sono l’eccellenza del territorio! Se capita che il personale è scarso e che non lavora in buone condizioni, il risultato è che sono i pazienti a pagarne le conseguenze.
L’unica cosa positiva è che sono riuscita a parlare con i medici più volte telefonicamente. Il responsabile è molto disponibile e gentile.
L’epilogo è stato che oggi la trasferiamo in una clinica dove pagheremo la stanza… Speriamo bene, ma tanto, peggio di così…
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