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resoconto permanenza a montescano
operata a pavia il 26 giugno del 2008, dopo i cinque giorni regolamentari sono stata trasferita a montescano, in condizioni critiche a dir poco. accolta benevolmente e gentilmente dal direttore dottor Febo e dal personale in servizio, mi sono sentita subito meglio. i problemi sono cominciati quando partito per le ferie il direttore, e non essendo di turno la serissima dottoressa Ceresa, mi è stato riscontrato un rialzo di temperatura anomalo. in assenza di medici nel nostro reparto (forse era di turno il dottor Riccardi) è stato chiamato un dottore della cardiologia del piano superiore che molto responsabilmente mi ha prospettato la possibilità di intervenire con la somministrazione di antibiotico, nonostante le mie condizioni precarie, per evitare maggiori rischi. ho accettato con fiducia salvo a riscontrare dopo qualche minuto, con ulteriori controlli incrociati, che la temperatura era normale. volevo parlare di nuovo col dottore ma nel frattempo è arrivato il dottor Riccardi che ha messo in atto un discreto movimento autoprotettivo, sul quale ci si potrebbe documentare consultando le carte del periodo in questione (compresa la consulenza con la psicologa che io ho, sentendo odore di neuro, volutamente depistato affermando che era tutto frutto della mia condizione di fragilità emotiva e delle terapie andidolore e antistress alle quali ero sottoposta). se le carte e i ricordi del dottor Paganini e dell'infermiere Paolo non sembrano chiarire l'accaduto, sono sempre disponibile a fornire particolari omessi anche per non coinvolgere le due belle persone sopra citate che mi hanno letteralmente "riesumata" dato che quella notte il dottore di turno aveva fatto predidisporre per me la sacca con cerniera, ordinando alle infermiere di non chiamarlo perchè non voleva vedermi, ma di trasferirmi dopo avermi impacchettata subito al piano inferiore. se qualcuno riesce a convincermi che lo xanax produce queste allucinazioni, sarò lieta di confermare la versione fornita alla psicologa a suo tempo. solo dopo tre anni riesco a parlarne e prego i medici di riflettere.
infermieri (quasi tutti) attenti e solleciti.
competenza dei medici, soprattuttodel dottor Paganini che, oltre a risolvere problemi medici, dimostra grande umanità e sensibilità nei confronti dei pazienti.
Commenti
Mi permetto di ricordare ai medici che, prima ancora del corpo, è importante curare la psiche e rispettarne la fragilità, soprattutto in momenti particolari, come può essere quello che si vive dopo un intervento durante il quale la vita di una persona è rimasta legata ad un esilissimo filo.
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