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Specifico che mia figlia aveva una incrollabile fiducia nel Prof. Marchesi Federico. Dopo aver visionato tutti gli esami possibili, certo che lo stomaco fosse patologico (lo definì una bisaccia) e la stenosi ileale fosse di estrema gravità (parlò di "un casino", testuali parole) prima propone di operare in trasferta come supervisore, poi accetta di operarla in libera professione a Parma Ospedale Maggiore Clinica Universitaria. Bene. Fissiamo l'albergo, l'intervento è per le 15:00 del 15 maggio e viene ricoverata previa rettoscopia di controllo.
A sorpresa il professore dice che, nonostante gli esami recentissimi in base ai quali ha giudicato necessario l'intervento, ne vuole fare altri nel suo ospedale, dai quali risultano scomparsi stenosi, cardias incontinente, ptosi gastrica e stomaco a bisaccia con gastrectasia.
In ultimo le dice "torna dal medico che ti ha operata prima di me".
Io mi rivolgo all'ospedale: ma non vi vergognate? Questo comportamento ha distrutto psicologicamente mia figlia, ha occlusioni continue e dolore insopportabile. Non mangia più. Mi riservo di denunciare il caso ai carabinieri e alla stampa chiedendo una verifica degli esami fatti lì che sono in stridente contrasto con quelli di un mese fa fatti altrove e controfirmati da diversi medici radiologi della Romagna. Certi episodi non possono passare nel dimenticatoio. Il paziente che soffre e ha una situazione complessa, è considerato una cosa scomoda e quindi da scaricare?? Complimenti all'ospedale che dovrebbe essere un esempio di buona sanità.