Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Parma
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Coma post anossico

La mia mamma è entrata dopo due mesi di terapia intensiva a causa di arresto cardiaco, si trovava e trova in coma post anossico. Le hanno fatto venire delle piaghe in bocca e sulla lingua, le sue labbra erano tutte secche, piene di tagli e croste. Dopo varie lamentele da parte nostra, perché ogni volta che andavamo a farle visita era uno strazio non solo a causa della gravità delle sue condizione, ma anche per come era ridotto il suo viso, ci hanno detto di portarle un burrocacao con connettivina, il quale ha migliorato un po’ la situazione delle labbra, ma la cause principale era la mancanza di idratazione, non le somministravano i giusti liquidi. Poi le hanno tagliato i capelli malissimo e ogni volta che entravano aveva tutti i capelli addosso. Un giorno, quando era la prima volta che vedevo la mia mamma dopo tre mesi perché il tutto è successo in pieno lockdown (mia mamma è entrata in aprile ed io l’ho vista solo a luglio) aveva tutti i capelli che le avevano tagliato infilati nel buco dove si avvita il tubo del respiratore tracheale, era una cosa orribile. E quel giorno sono stata attaccata verbalmente perché stavo accarezzando le gambe a mia mamma (non le avevo toccato nessuna parte scoperta del corpo) a causa delle norme covid-19, ma io venivo da due tamponi negativi, quindi ero "coperta", come tutti quelli della mia famiglia. Quando mio zio telefonò riportando quello che gli avevo descritto dei capelli e dello stato in cui era, la dottoressa lo liquidò dicendo che l’ultimo problema erano i capelli nel tubo del respiratore, perché tanto la paziente non risponde a nessuna cura, è solo un vegetale. Mio zio rimase di sasso - e questo è solo uno dei tanti tristi aneddoti che potrei raccontare.. Tutti i vestiti nuovi che le portavamo, venivano dati ad altri pazienti e lei Veniva vestita con indumenti di altri pazienti (e poi sgridavano me per averla accarezzata sulle gambe sopra il pigiama). La rampa dove passavano i pazienti per essere portati nella saletta dove avvenivano le visite, io l'ho sempre vista piena di sacchi con indumenti sporchi. Quelle della reception sono di una scortesia inaudita.
Siccome mia mamma non ha fatto alcun tipo di miglioramento, ora l’abbiamo trasferita in un'altra struttura.

Patologia trattata
Coma post anossico.
Esito della cura
Nessuna guarigione

Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5  
 
Per Ordine 
 
Inviato da Centro Cardinal Ferrari
02 Ottobre, 2020
Gentile signora, abbiamo capito il caso al quale si riferisce. Avevamo avuto già occasione di approfondire e chiarire con i suoi famigliari. A fronte del suo commento abbiamo comunque avviato ulteriori verifiche e confermiamo nuovamente la fiducia già espressa nel corretto operato dei nostri professionisti. Per il rispetto della privacy della paziente, la preghiamo per qualsiasi necessità di rivolgersi direttamente agli uffici della nostra Direzione Sanitaria.
Inviato da Giovanni Alinovu
15 Dicembre, 2020
Mio figlio è stato portato da loro il 9 di settembre in coma vegetativo per verificare le possibilità di ripresa. Ci è stato impedito di vederlo fino al 16 quando lo abbiamo rivisto morto. Il “protocollo COVID” era la motivazione per impedirci di entrare. Il loro personale esegue due tempi al mese e, tra un tampone e l’altro, è nella stessa situazione di qualunque altra persona. Ci saremmo aspettati una diversa consapevolezza della nostra, drammatica, situazione. Invece hanno fatto il loro “compitino” nascondendosi dietro le norme. Saremmo entrati anche dal retro, da dove entrano i loro fornitori con un percorso sicuro, pur di stare qualche ora con nostro figlio. Invece l’unica loro offerta era di fare delle videochiamate, ma evidentemente la dottoressa aveva il cervello scollegato dalla lingua. Quando è stato portato non ci hanno permesso neanche un saluto.
Il giorno del decesso ci hanno chiamato dopo diverse ore. Disumani. Semplicemente disumani.
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Inviato da Nerty
03 Ottobre, 2021
Salve, mi spiace molto per la vostra perdita. Le mie condoglianze.
Se se la sente, vorrei prendere i contatti con lei.
Grazie.
Inviato da Sara
02 Luglio, 2023
Sara, non so se ti ricordi di me, sono la figlia della signora a fianco a tua madre, posso solamente confermare ciò che hai detto come lo farebbero tantissime altre persone nella clinica, perché le lamentele girano e arrivano sino agli ospedali di Fidenza e Parma; infatti anch'essi sono disperati dalle condizioni gravi in cui vengono trasferite le persone. Mia madre momentaneamente è a Fidenza, inviata questa mattina, dopo aver richiesto per ben 3 mesi di inviarla in ospedale e di fare anche delle Tac e accertamenti (ovviamente ci vengono date risposte vaghe, vere e proprie prese in giro). Adesso è sprofondata in coma, poiché è crollata del tutto, dopo infezioni e problema di idrocefalo individuato già il 4 di aprile ma snobbato, dopo di che 0 accertamenti e mia madre ha sofferto molto. Spero adesso non stia soffrendo almeno e che si risolva subito, perché ha bisogno di essere operata per questo accumulo di liquor a Parma da esperti. Qui non ci tornerà, questo è poco ma sicuro, e spero che stia bene anche dopo questo ennesimo intoppo di percorso. Spero si trovi bene anche la tua cara mamma nella nuova clinica. Ti mando un grandissimo abbraccio.
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Inviato da Nertila
07 Novembre, 2023
Ho vissuto la vostra storia.
Se le fa piacere mi contatti allo 327 9451785.
Le auguro tante belle cose.
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