Dettagli Recensione
Ostetricia
Purtroppo la mia esperienza di parto é stata pessima... Sono stata totalmente ignorata da quando sono stata ricoverata per aver rotto le acque alle 22:00 circa, fino a quando, dopo continue richieste, l'ostetrica si é degnata di venirmi a visitare, alle 4:30 di mattina.
C'era una sola ostetrica, che era impegnata con altre donne.
Io ero l'unica in travaglio, quindi a detta sua e dell'infermiera "dovevo stare tranquilla perché essendo il primo figlio, sarebbe servito tempo ed avrei partorito il giorno dopo". Quindi non mi hanno dato alcuna assistenza.
Quando suonavo ripetutamente, mi dicevano che se volevo farmi visitare dovevo scendere da sola ai piani inferiori. Specifico che io ero all'ultimo piano, dove si trova la sala parto...
La camera era piccola, con bagno minuscolo e senza alcuna comoditá; durante le contrazioni ho provato ad aiutarmi mettendo un getto d'acqua calda dietro la schiena (cosa che aiutava enormemente contro il dolore), però essendoci solo un piccolo scaldabagno, l'acqua calda non bastava per la contrazione successiva.
Qualche giorno prima, durante un tracciato di controllo, avevo chiesto di poter partorire in acqua
e mi avevano risposto che se mamma e bambino stavano bene, non ci sarebbe stato problema.
Ovviamente cosí non é stato e sono rimasta da sola in camera da quando ho rotto le acque fino a dilatazione completa, quando l'ostetrica dopo ripetute chiamate é salita in camera (con aria scocciata...); non appena mi ha visitata, la sua espressione é cambiata e mi ha dett :" ah! ma sei a dilatazione completa! Andiamo in sala parto" ... a piedi.
Lasciando stare i dettagli della fase espulsiva, dove non venivo minimamente guidata sul da farsi, mi veniva solo detto: "stai spingendo male, guarda che collo che hai".
Nasce la bambina, viene visitata, io vengo ricucita e mi viene messa in braccio. L'ostetrica mi chiede: "te la senti di camminare?". Ed io che in quel momento non sentivo dolore:" proviamo". Morale della favola, avevo le gambe addormentate ed i punti; provo a mettermi in piedi e scivolo con la bambina in braccio. Per fortuna ci prende mio marito (che é stato fatto entrare in sala parto all'ultimo minuto, quando la bambina stava nascendo) che ormai completamente spazientito chiede di farmi andare in camera sulla sedia a rotelle, come di norma dovrebbe essere.
Ho avuto modo nei giorni successivi di conoscere la pediatra Dott.ssa Triolo, e lei è stata meravigliosa, competente, dolce ed umana, sempre! Per un controllo ho avuto modo di conoscere un ginecologo ed un'ostetrica di cui però non ricordo i nomi, anche loro molto competenti e gentili.
L'ostetrica che mi ha seguita aveva 29-30 anni ed essendo molto giovane pensavo che sarebbe stata molto attenta, invece il nulla.
Provo rabbia contro queste persone, perchè non capiscono che rendono un'esperienza non semplice, drammatica e da dimenticare.
Una donna in travaglio è una spugna, basta anche una parola gentile, un incoraggiamento per cambiare il modo in cui la donna sta affrontando quel momento.
Capisco che per i medici sia tutto normale, sia prassi, ma per una partoriente sta cadendo il mondo.
Secondo voi, in base a questa esperienza, una donna dovrebbe poi decidere di fare un secondo figlio?? MAI.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute