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Dei casi difficili se ne liberano
Tutto bene nei casi semplici quando le cose, a loro dire, "si risolvono da sole"... ma nei casi difficili dove c'è bisogno di interloquire con i pazienti, c'è poco dialogo e ascolto, che invece sono alla base anche della terapia da somministrare, causando nei pazienti degli scompensi farmacologici (ad esempio nel brusco ridimensionamento della terapia somministrata) non valutati. Poi se questo nel paziente causa dei comportamenti anomal,i non esitano a dar loro la colpa e a trasferili d'ufficio al reparto psichiatrico dell'ospedale civile, con umanità pari a "zero".
Io sono stato avvisato del trasferimento del mio familiare a ora di pranzo, con l'obbligo di portarlo via entro sera, con luogo di destinazione già deciso unilateralmente.
Nel colloquio dimissionario poi tante parole per indorare la pillola, ma in realtà questa dimissione forzata (dopo due mesi di ricovero) nasconde un loro fallimento..
Quando il medico responsabile del reparto se ne va in ferie, tutto rimane invariato per 15-20 giorni, senza nessuna decisione/valutazione del medico sostituto.
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