Dettagli Recensione
Non è un hotel a 5 stelle ma il rispetto..
Ho letto in qualche commento che questo non è un albergo 5 stelle e che è già tanto quello che si fa per i pazienti nelle condizioni di lavoro in cui sono messi gli operatori socio sanitari. Non concordo assolutamente.
Il rispetto per il malato è imprescindibile e, se le condizioni di lavoro sono inaccettabili, non è il paziente che deve farne le spese.
Mia suocera era al secondo ricovero. Ci avevano parlato di questa struttura come dell'Eden, ma noi potevamo fare paragoni con il Toiano, in cui era stata ricoverata 4 anni fa in condizioni critiche e da cui è uscita quasi autosufficiente. Al primo ingresso abbiamo subito notato una puzza persistente di urina, puzza che non ti togli dal naso per ore.
Le bottiglie d'acqua che portavamo erano sempre piene e ci raccontavano che mia suocera si rifiutava di bere, ma stranamente la sete le tornava quando eravamo lì noi!
A terra sempre sporco, a qualsiasi ora. Pezzi di pannolino intrisi di urina che occupavano la stanza sempre.
E gli OSS... che dire! Chiaramente non possiamo parlare di tutta la categoria, ce n'erano di gentilissimi, ma stranamente sparivano tutti durante l'orario delle visite, quando un parente poteva chiedere un cambio di pannolone perché pieno di escrementi. L'ora del "giro" non era mai quella giusta. Un giorno ho dovuto interrompere una OSS che chiacchierava a voce altissima con un'infermiera, mentre mia suocera aspettava a bocca aperta di essere imboccata. Apriti cielo! Che maleducazione interromperla mentre stava facendo raffreddare la minestrina! Come mi ero permessa! Maleducata, stia zitta...(erano gli improperi rivolti a me, naturalmente). E così via per circa un quarto d'ora, mentre mia suocera finiva di mangiare imboccata da me e non da lei una zuppa ancora calda e un pollo ormai indurito dall'attesa.
Mia suocera ha versato lacrime di gioia quando è andata via, nelle stesse condizioni in cui è entrata due mesi fa, ma sporca da far paura. Ci dicevano che non collaborava nella fisioterapia e non si faceva mettere sulla sedia a rotelle. Appena tornata nella casa di riposo, sentito il persistente odore di pipì, hanno subito predisposto tutto per lavarla. È stata messa sulla sedia a rotelle davanti a noi e le hanno fatto una doccia. Era (stranamente?) collaborativa. Finalmente pulita ha mangiato un pasto caldo imboccata da un'assistente fattiva. Per una persona anziana e malata l'umanità (perché di questo si tratta) è essere trattati con rispetto mantenendo la dignità della persona... Considerate voi se questa è una donna con le mani sempre sporche e i capelli incollati in testa.
Alla OSS in questione vorrei dire che lei, nel momento in cui lavora, non rappresenta solo sè stessa, ma tutta la sua categoria ed è per questo che tutti gli altri dovrebbero provare ad insegnarle non l'educazione, a quello avrebbe dovuto provvedere la sua mamma, ma la dignità e il rispetto per il lavoro.
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