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Cardiologia: tre giorni da dimenticare
Mio padre è stato ricoverato nel reparto di cardiologia del Prof. Perrotta in seguito ad un sospetto infarto miocardico.
Non abbiamo avuto alcun tipo di assistenza. Gli esami ai quali è stato sottoposto mio padre sono stati semplicemente degli esami di routine (curva enzimatica, elettrocardiogramma, ecocardio e rx torace). L'esame più significativo nella diagnosi e prevenzione della cardiopatia ischemica è l'elettrocardiogramma da sforzo, il cui macchinario era guasto, ragion per cui mio padre è stato dimesso senza nessuna diagnosi corretta e con molte imprecisioni.
Possibile che in un reparto di cardiologia un macchinario di vitale importanza come il cicloergometro, o la pedana mobile, destinati alla diagnosi di ridotta riserva coronarica, sia guasto? In che paese siamo?
Tuttavia ci tengo a sottolineare l'assoluta competenza e la disponibilità del Dott. D'Alessio, il quale ha preso a cuore la condizione umana e fisica di mio padre.
E' un reparto che non consiglierei a causa di cattiva gestione (come, per esempio, il trascinare i pazienti allettati e malati fuori dalle stanze per disinfettarle).
Commenti
Ho avuto il piacere di conoscere l'attuale Prof. Perrotta in tempi non sospetti, addirittura presso il reparto UTIC (allora primario Prof.ssa Rita Santamaria) e non posso che elogiarne competenza e professionalità.
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