Dettagli Recensione
Ancora sul reparto Oncologia
Mio marito, ricoverato per insufficienza respiratoria, è deceduto nel reparto di Oncologia dopo neanche quattro giorni dal ricovero. Ero consapevole della gravità della sua patologia, preventivamente informata dal primario con cui avevo concordato lo stesso ricovero; ma ciò non toglie che sia davvero delusa, anzi scandalizzata, dall'atteggiamento della dottoressa che seguiva mio marito e di qualche membro del personale paramedico. Ho implorato più volte assistenza, a seguito di crisi respiratoria, inascoltata; alla fine, ho dovuto sentire che non avevo il senso della realtà e dovevo accettare che le condizioni del paziente erano disperate. Mi chiedo che senso abbia, allora, rivolgersi ad una struttura per l'assistenza e non restare a casa propria. Nel mio caso, sarebbe stato di gran lunga preferibile... L'esperienza, dolorosa, mi ha insegnato che un ospedale pubblico, nonostante i noti limiti, è sempre preferibile ad una clinica privata per esperienza e competenza: l'unico punto di forza è costituito dalla struttura e dalla pulizia. Per il resto: disponibilità, empatia, capacità comunicative, umanità = ZERO!
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